Davide Astori, Capitano della Fiorentina

Lo scorso sabato 3 marzo, in vista del prossimo incontro di Serie A contro i rivali dell’Udinese, i viola della Fiorentina si sono recati all’hotel dove hanno alloggiato fino alla domenica successiva ad Udine. Durante la notte di sabato 3 e domenica 4 marzo, all’interno dell’hotel di alloggio dei Viola, l’Hotel Là di Moret, è morto il noto capitano della Fiorentina Davide Astori. Il calciatore era di ruolo difensore centrale e dagli ultimi esami a cui è stato sottoposto le settimane precedenti, Davide non aveva alcun tipo di problema fisico.
Davide Astori ha iniziato la sua carriera nel mondo del calcio sin da quando aveva 15-16 anni, quando giocava con la primavera del Milan, ed era così educato e gentile che prima di entrare in palestra per allenarsi, chiedeva prima il permesso ai collaboratori. Per la sua crescita da calciatore, il Milan lo mandò in prestito al Pizzighettone, in Serie C, per poi ritornare a Milano, dove verrà nuovamente ceduto in prestito al Cremonese, sempre in Serie C. Per le sue buone doti viene acquistato nel 2008 dal Cagliari per poco più di un milione di euro e al suo debutto la squadra vince contro la Sampdoria. Dopo diversi anni al servizio del Cagliari, Astori viene ceduto in prestito oneroso con diritto di riscatto alla Roma nel 2014, squadra nella quale vince nuovamente al debutto, gioca la prima partita in Champions League e segna una rete decisiva in un scontro contro l’Udinese per un totale di 29 presenze in maglia giallorossa. Nell’estate del 2015, rientra a Cagliari dal prestito alla Roma, ma viene subito ceduto nuovamente in prestito, però stavolta vola a Firenze, con prestito con diritto di riscatto. Con la Fiorentina firma un quadriennale e subito viene fatto esordire, vincendo una partita al debutto contro il Milan. Per le sue doti eccellenti si impone subito in prima squadra con la maglia da titolare in ruolo difensore centrale e viene subito riscattato dal Cagliari per una somma di cinque milioni di euro. Nella stagione 2017-2018 viene nominato capitano in seguito alla partenza di Gonzalo Rodriguez. In Nazionale Astori ha giocato prima nell’Under-18, ma viene subito convocato in nazionale maggiore dal nuovo CT azzurro Cesare Prandelli nel 2010, ma fa il suo vero esordio con la maglia azzurra nel 2011, a 24 anni, in un’amichevole giocata contro l’Ucraina vinta dall’Italia. Il 3 giugno 2013 il CT Cesare Prandelli lo inserisce nella lista dei 23 giocatori che prenderanno parte alla FIFA Confederations Cup 2013 in Brasile: in questa competizione segna la sua unica rete in azzurro e la realizza contro l’Uruguay. Da quel momento Davide Astori ha trovato difficoltà ad inserirsi nella formazione azzurra, ma ha trovato grande spazio nella difesa viola della Fiorentina. Davide Astori è morto nella notte tra il 3 e il 4 marzo a Udine, e l’ultima persona con cui ha avuto contatto è stata il portiere viola Sportiello, con il quale Davide aveva giocato alla PlayStation prima di recarsi nella propria camera; recandosi nella propria camera, Astori si è dimenticato gli scarpini nella camera del compagno, il quale gli ha inviato un messaggio per invitarlo a prenderli, ma Davide ha risposto dicendo che li avrebbe presi la mattina seguente e si presume che proprio questo sia stato l’ultimo movimento di Davide Astori prima del suo improvviso decesso. La mattina del 4 marzo la notizia è parsa per tutti i giornali e telegiornali e numerosi giocatori si sono recati all’albergo per mostrare il proprio dispiacere ai familiari. Nei giorni seguenti sono state effettuate delle analisi sul corpo di Davide e a quanto pare si è certi che il povero calciatore sia deceduto per un arresto cardiocircolatorio, cioè un infarto che lo ha colpito al cuore. I suoi funerali si sono svolti nella mattina del giovedì seguente, al quale hanno preso parte non solo tutti i giocatori della Fiorentina, ma anche diversi giocatori di altre squadre per salutare il proprio compagno appena scomparso. Il corpo del calciatore è stato tumulato nel suo paese d’origine, San Pellegrino Terre, in valle Brambana, a Bergamo. Il cordoglio di tutti è visibile anche sui social, dove tutti esprimono il proprio dispiacere. Davide Astori è morto alla giovane età di 31 anni, lasciando una moglie e una figlia, e si presume che il mercoledì seguente alla partita contro l’Udinese avrebbe dovuto rinnovare il proprio contratto con il club viola.