“Mostre” al centro storico di Napoli

Il giorno lunedì 16 aprile alcune classi dell’ITIS Fermi Gadda di Napoli, accompagnate da alcuni docenti scolastici, si sono recate al ” Museo della follia” e alla “Mostra di Vincent Van Gogh”, entrambi situati nei pressi del centro storico di Napoli. Il Museo della follia” e’stato allestito,sotto la direzione di Vittorio Sgarbi nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta in Via dei Tribunali. La visita alla mostra si è aperta con i versi “Entrate, ma non cercate un percorso. L’unica via è lo smarrimento”: lungo il percorso sono stati mostrati diversissimi quadri di artisti,morti e viventi, ritraenti soggetti colti in momenti di “follia”. Sono stati spiegati i significati di ogni opera e le diverse espressioni che i soggetti delle tele assumono; sono state mostrate delle lettere di persone chiuse in manicomi destinate a loro parenti, ma, in realtà, alcune di esse non sono mai state inviate dai medici, che ritenevano più opportuno non far recapitare i messaggi alle famiglie. Vicino a queste lettere mai recapitate è stato mostrato un oggetto chiamato “apribocca”, che, come dice la parola stessa, serviva a far assumere i farmaci ai malati quando questi non volevano assumerli. Nella parte finale della mostra, infine, sono state mostrate delle foto ritraenti persone rinchiuse in manicomi ancora in vita, e, per questioni di privacy, alcune parti del volto sono state oscurate. Una volta conclusasi questa prima mostra, gli alunni con i docenti si sono recati a poca distanza alla seconda mostra, quella su Vincent van Gogh. Questa mostra si è aperta in modo originale: sulle pareti e zul soffitto di una grandissima sala sono proiettati alcuni dei dipinti e delle frasi più celebri del pittore olandese, anch’egli considerato un po’ “folle” ,su un sottofondo musicale molto suggestivo. Nella sala erano presenti anche delle sedie e dei materassini ,divani e sdraio,per permettere al visitatore di assistere allo spettacolo del dipinto “Notte stellata”, che veniva proiettato sul tetto dal macchinario. Infine, a turni, le classi hanno avuto accesso ad una zona in cui si è potuto indossare un sistema elettronico molto simile al Samsung Gear VR, con il quale si è assistito ad una visione breve veramente interessante della vita e delle opere del celebre artista.