BULLISMO E CYBERBULLISMO…

La nostra scuola, anche in quest’anno scolastico, ha dato grande attenzione al tema della legalità, sia attraverso l’attività didattica in classe, sia attraverso l’adesione alle iniziative volte a promuovere nelle nuove generazioni il valore del rispetto delle regole, sia attraverso la partecipazione a progetti curricolari inerenti al tema.

Una piaga sociale che il nostro tempo si trova a vivere

Ognuno di noi è unico, con i suoi pregi e i suoi difetti, le sue abilità e le sue difficoltà. Per questo non bisogna escludere o ghettizzare chi ci sembra diverso, ma cercare di conoscerlo nella sua diversità.

Tutta la società si basa sul rispetto di regole. La famiglia, la scuola, il gruppo di amici sono i primi luoghi in cui si impara a confrontarsi con gli altri, a stare insieme, a rispettare le esigenze altrui e a farsi rispettare. E’ proprio da questi luoghi, allora, che deve partire l’educazione alla legalità, intesa come capacità di atteggiarsi a delle regole, di ascoltare, di confrontarsi con gli altri, di distinguere tra trasgressività nei comportamenti e trasgressione delle regole.

La scuola rappresenta il luogo privilegiato per acquisire conoscenze e competenze, ma rappresenta anche e soprattutto il luogo privilegiato per educare al rispetto degli altri, all’assunzione di comportamenti civili e democratici, a una convivenza pacifica in cui la dignità di ciascuno e di tutti deve essere salvaguardata e non calpestata da atti di bullismo in quanto forma di violenza perpetrata da minori su minori indifesi o, comunque, su soggetti più deboli, che non sono in grado di reagire.
Quest’anno, in maniera particolare, il nostro Istituto si è posto in prima fila alla lotta contro questa forma di violenza attraverso la formazione e l’educazione alla legalità dei giovanissimi studenti, proprio per cercare di prevenire, attraverso il sapere e l’istruzione, l’insorgere di qualsiasi forma di sopraffazione e di violenza sugli altri, soprattutto più deboli o indifesi e, laddove ve ne fosse necessità, cercare di capire e rimuovere le cause che inducono i giovanissimi a comportamenti di distruzione ed autodistruzione. Tra le varie iniziative (didattiche) in tal senso, la partecipazione della scuola al Piano di Azione del Progetto “Generazioni Connesse” ci sta aiutando a conoscere e prevenire i rischi che si corrono nella rete; noi alunni delle classi quinte abbiamo partecipato, qualche giorno fa, ad un incontro/informazione sul Cyberbullismo, con il sociologo Dott. Francesco Lucido.

Il Cyberbullismo indica un tipo di attacco continuo, ripetuto della rete soprattutto tra minorenni virtualmente. Oggi il 34% del bullismo è online, in chat, via mail, e non è certo una cosa positiva perché induce all’isolamento totale delle vittime. Desideriamo soprattutto lanciare un messaggio molto chiaro: il bullismo è un fenomeno che va assolutamente contrastato perché nessuno può arrogarsi il diritto di far del male a qualcuno. Dopo tanto lavoro svolto abbiamo compreso che non tutto è però bullismo, che è un’azione violenta e ripetuta che si serve di atti violenti, verbali, diretti, indiretti, fisici… Secondo noi il bullismo può essere contrastato assumendo un atteggiamento “vincente” e rafforzando l’autostima di sé nel rispetto degli altri e delle loro diversità ed accettando ognuno con i suoi difetti e i suoi pregi, così com’è.

Dalla redazione M.Oliveri, A.Colla, S.Mangogna, A.Tantaro, F.Rinninella, 5 A Cappuccini scuola Primaria Salemi