La Consulta degli studenti

Quest’anno a novembre, nell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Silvi (TE), è stata istituita la Consulta degli studenti, formata da due rappresentanti per ogni classe, sia nella scuola Primaria sia nella scuola Secondaria di Primo grado.

Tale iniziativa ha tratto ispirazione da un organismo istituzionale di rappresentanza studentesca, la Consulta provinciale degli studenti (istituita nel 1996 con il D.P.R. 567/1996, poi modificato ed integrato dai D.P.R. 156/99, 105/01, 301/05, 268/07). Essa, prevista dalla norma solo per le scuole di Secondo grado, è composta da due rappresentanti, eletti dagli studenti della scuola di appartenenza, che restano in carica per due anni e che hanno il compito di assicurare il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le scuole di istruzione superiore, di collaborare con gli organi dell’amministrazione scolastica, di formulare proposte e di esprimere pareri agli uffici di pertinenza in questioni attinenti alle problematiche studentesche.

Anche se  con un fine diverso rispetto a quello della Consulta provinciale degli studenti, nella nostra classe, la II C, come in tutte quelle dell’Istituto, sono stati votati due rappresentanti che, nel corso dell’anno, hanno avuto il compito di dialogare con le autorità scolastiche e con gli altri rappresentanti al fine di realizzare progetti, di valutare proposte e di formulare richieste volte a migliorare la nostra esperienza studentesca. Le elezioni si sono svolte il giorno 24 novembre 2017 con grande serietà: sono stati adibiti, ad esempio, alcuni spazi all’interno dell’aula a cabine elettorali per mantenere anonimo il voto. Durante la prima ora di lezione sono state presentate le candidature: gli aspiranti rappresentanti hanno esposto alla classe i propri propositi, spiegando i cambiamenti che avrebbero apportato se fossero stati eletti. I loro nomi sono stati, di conseguenza, scritti sulla lavagna, divisi tra maschi e femmine. Qualche ora dopo, la lezione è stata interrotta da una collaboratrice scolastica che ha portato l’occorrente per la votazione: i biglietti, un registro e un’urna in cui mettere i foglietti.  È stato istituito un vero e proprio seggio elettorale e sono stati scelti un presidente, un segretario e uno scrutatore. Tutti gli alunni hanno votato in ordine alfabetico; lo scrutatore ha, poi, estratto i nomi e scritto i voti sulla lavagna, il segretario li ha verbalizzati e il presidente ha nominato i vincitori.

A distanza di qualche mese abbiamo deciso di raccogliere delle opinioni sull’importanza di avere una Consulta nella nostra scuola e, in seguito ad un breve sondaggio condotto tra i nostri compagni, il risultato è stato interessante. È evidente infatti, che si siano creati due schieramenti, i favorevoli e i contrari, ma la cosa che più ci ha colpito sono state le motivazioni. I favorevoli, infatti, sostengono che le elezioni ci preparino al futuro, perché anche noi a 18 anni dovremo votare. I contrari, invece, ritengono che le scelte fatte dagli studenti non siano state imparziali, ma influenzate dalle amicizie, più che da ragioni ponderate e motivate. La Consulta, dunque, è stata giudicata un progetto stimolante e utile, ma arduo da realizzare con serietà e responsabilità perché i ragazzi, nelle votazioni, sono facilmente condizionabili. A nostro avviso, tuttavia, anche le scelte sbagliate ci hanno insegnato qualcosa, perché ci hanno resi consapevoli del fatto che le azioni hanno delle conseguenze e che eleggere qualcuno come rappresentante solo per amicizia, alla fine, danneggia la classe, e quindi noi stessi.

La Consulta degli studenti, pertanto, può essere considerata una vera e propria espressione di cittadinanza attiva, che ci consente di proporre suggerimenti, ricevere risposte alle nostre domande, esprimere pareri e confrontarci con tutti coloro che, a vario titolo, animano e partecipano alla vita scolastica, permettendoci di vivere da protagonisti la vita della scuola e di sentire le iniziative prese dall’Istituto come il frutto di decisioni condivise. Essa ci insegna, inoltre, i principi di convivenza civile, di legalità, di responsabilità e di rispetto per l’altro. Secondo noi, la Consulta è un progetto davvero bello e il nostro Dirigente Scolastico, la Prof.ssa Maristella Fortunato, ci ha permesso di viverne pienamente l’esperienza, convocando spesso in riunione i rappresentanti prima di prendere decisioni importanti in merito, ad esempio, alle mete per i viaggi d’istruzione, all’adozione delle uniformi e del logo della scuola e al mese in cui svolgere i corsi della Summer School. Ci teniamo davvero a ringraziare la nostra Preside per averci dato la possibilità di avere un ruolo attivo nella vita scolastica. Un grazie sentito dagli elettori del domani!

Classe II C

Scuola Secondaria di Primo grado

I. C. “G. Pascoli” di Silvi (TE)