Un altro caso per Sherlock Holmes

Il signor Henry era un collezionista di cinquant’anni che abitava nella grande città di Londra. Viveva in una villa con sua moglie e i suoi due figli. Collezionava reperti archeologici, ma anche gioielli e famose opere d’ arte. Il signor Henry aveva molti amici, ma anche molti nemici, specialmente altri collezionisti che si volevano impossessare dei sui costosi tesori. Una sera, la moglie ed i figli tornarono nella propria casa. Quando entrarono nello studio del signor Henry lo trovarono dissanguato sulla scrivania del suo studio con un coltello affianco. I tre, allora, chiamarono l’investigatore Sherlock Holmes, che arrivò nella casa in pochi minuti. L’investigatore prima pensò si trattasse di suicidio, ma non c’erano impronte digitali della vittima. Allora interrogò la moglie e i figli: “Aveva molti nemici, la maggior parte erano collezionisti che lo odiavano e invidiavano” disse Marcus, il figlio maggiore. Sherlock Holmes consultò alcuni documenti presenti nello studio e notò un foglio dove c’erano scritti tutti i rivali del signor Henry. Poi capì che si trattasse di un caso di furto perché tutte le vetrine della stanza erano praticamente vuote. “Ha un taglio molto profondo su tutta la schiena” disse il signor Carl, il collaboratore di Sherlock Holmes.

Holmes aggiunse: “Forse qualcuno voleva impossessarsi dei suoi averi. Magari il signor Henry era nel suo studio, il ladro entrò  e lo accoltellò alle spalle”.

Un mese dopo vennero convocati tutti i collezionisti rivali e fu prelevato loro un piccolo campione di DNA e anche le impronte digitali e furono confrontate con quelle presenti sul coltello. Il DNA e le impronte combaciavano con quelle del signor Malcom, che fu subito imprigionato. Poi l’investigatore ricostruì i fatti:  “Il signor Malcom entrò nella stanza e accoltellò alle spalle il signor Henry e lasciò il coltello sulla scrivania per far credere che si trattasse di un suicidio. Poi rubò tutto dalle vetrine e scappò dalla casa”. Il caso fu così risolto e venne restituito tutto alla famiglia del signor Henry.

Antonio Marino II C

Dell’IC VOLINO  CROCE ARCOLEO di NAPOLI