Giù le mani dai nostri sogni!

“Pensa, credi, sogna e osa.” Questi dovrebbero essere i desideri e gli ideali di un bambino.

Purtroppo però non tutti hanno la possibilità di farlo e spesso il diritto allo studio e al gioco è ingiustamente  negato. Ciò ci appare scandaloso e ingiusto ma è quello che accade in India, Pakistan, Nigeria e sfortunatamente in molti altri Paesi del mondo.

Spesso non ci rendiamo conto di quanto sia grave questa situazione ma basta pensare al fatto che molti dei prodotti che arrivano in Europa, i palloni con cui giochiamo o le scarpe che abbiamo ai piedi, sono stati realizzati dalle manine dei bambini ingiustamente sfruttati.

La conclusione a cui si arriva spesso in questi casi è che il lavoro minorile è l’inevitabile frutto della povertà, senza però chiedereci se tale povertà possa essere evitata.   Lo sfruttamento minorile si sviluppa quando la gente deve affrontare da sola l’impossibilità di un sostentamento adeguato ed è quindi costretta, per sopravvivere, a far lavorare tutti i membri della famiglia, anche i più piccoli. In alcuni casi i bambini vengono addirittura privati dei loro affetti e  portati a lavorare lontano da casa, nei campi o nelle fabbriche.

Non riusciamo ad immedesimarci in questi giovani lavoratori e possiamo solo  provare  ad immaginare  quanto sia difficile vivere in un Paese in cui il diritto al gioco ed allo studio è  solamente un lontano desiderio o un lusso, nel migliori dei casi.  La storia ci insegna che è  possibile trovare un rimedio  anche per i peggiori errori. Speriamo quindi che un giorno la società riesca a capire quanto sia importante rispettare  i diritti dell’uomo e ancor di più quelli dei bambini e quindi che lo sfruttamento minorile diventi solo un lontano ricordo. Speriamo che tutti i bambini del Mondo riescano finalmente a viaggiare con la fantasia per poter essere i vincitori di domani…Perché, come dice Nelson Mandela, un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso!

Francesca Cecchini e Miriam De Floridi

Classe seconda A