Le aspettative riguardanti questa manifestazione, in memoria degli attentati che coinvolsero Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le forze di polizia che componevano le scorte, erano molto positive.
Attendevo una grande affluenza da parte di persone di tutte le età, situazione che poi si è rivelata essere corretta, solo che mi sono trovato di fronte ad un evento di una estensione di gran lunga maggiore rispetto a quanto mi fossi immaginato.
Arrivato a Civitavecchia mi sono subito recato al porto e lì ho assistito al saluto delle Autorità, con la partecipazione di personaggi pubblici di grande spessore come il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Ministro della Pubblica Istruzione e altri ancora.
Le più alte cariche delle istituzioni si sono riunite per dimostrare la loro vicinanza e partecipazione alle ragioni che hanno animato il corteo e la cerimonia commemorativa: sconfiggere la mafia e non dimenticare chi si è sacrificato pur di svolgere il proprio lavoro fino alla fine!
A bordo della nave, la sera stessa dell’imbarco, si è tenuta una tavola rotonda in cui sono intervenuti noti esponenti del mondo della Magistratura, della Politica, unitamente alla toccante testimonianza di alcuni familiari dei membri delle scorte.
È stato molto interessante ascoltarli e in fine si è tenuta la proiezione di un breve documentario sull’attentato di Giovanni Falcone.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno perso la vita e con loro anche le scorte ci hanno lasciato…, il solo pensiero è atroce, soprattutto se immagino alle modalità di questo terribile omicidio, di questa strage!
Sono tuttavia, diventati, involontariamente o forse volontariamente in quanto in loro era viva la consapevolezza di essere da tempo nel mirino della Mafia, dei punti di riferimento per tutti noi, delle Icone della giustizia, della legalità, della Libertà, del senso civico e del rispetto della Legge.
Sapevano dei rischi a cui andavano in contro svolgendo il loro “dovere”… ma ciò nonostante la Mafia non è riuscita a fermarli e hanno continuato ad andare avanti.
Oggi noi li ricordiamo per quello che erano, persone che hanno dato la vita pur di perseguire fino in fondo i loro ideali.
Il 23 abbiamo iniziato il Corteo da via d’Amelio, luogo dell’attentato al Giudice Paolo Borsellino fino a giungere a Via Notabartolo, dove viveva il giudice Giovanni Falcone e dove, ora si trova l’ Albero di Giovanni! 70000 persone hanno marciato insieme accomunate dallo stesso pensiero unanime rivolto alle vittime di cosa nostra: NON ABBIAMO PAURA DELLA MAFIA…..MAFIA VIA DALLA NOSTRA PALERMO!
di Paolo La Cava