Il linguaggio dell’anima

Penso che per ogni anima ci sia un corpo predestinato e viceversa. L’anima è quella che ti caratterizza, quella che conosce i tuoi pensieri più profondi, quella che sa contraddistinguere un volto sconosciuto da una persona amica. Non si sa in quale parte del corpo si trovi precisamente né se sia solo un’essenza immaginaria che influisce sul cuore e sulla mente. Ognuno di noi ne ha una, c’è chi la accetta e chi la nasconde, volendo far credere di non possederla. Quando si parla di morte,  spesso sentiamo dire: “La sua anima resterà sempre con te, con noi”. Questo allora può anche significare che diventi una creatura simile ad un fantasma o persino un angelo, quello che solitamente si descrive come un piccolo bambino con un’aureola sollevata appena al di sopra della testa, poggiato su una delle nuvolette che riempiono il nostro cielo. Per arrivare all’anima di chi ti circonda,  bisogna sapersi conoscere ma talvolta capita che non si sia disposti a mostrare il vero volto a nessuno, nemmeno a se stessi. Si tende a giudicare spesso, direi in continuazione. “Giudicare: esprimere un tuo parere o giudizio su un determinato argomento o persona”. C’è chi pensa di conoscere qualcuno solo dopo averci parlato una volta, chi dalla “prima impressione” trae dei pregiudizi, condizionando i suoi pensieri e mettendo un muro tra la realtà e l’ipotesi. Ciò che indossi, come ti esprimi e rivolgi… sì, possono in parte rispecchiarti, ma sono convenzioni. Non credere a tutto ciò che vedi. Confida negli occhi e nelle loro scintille. Lotta per diventare, sia dentro che fuori, te stesso o la tua miglior versione. Sii la tua bussola, sappi indirizzarti da solo.

Giulia Mazzon

Classe seconda A