Il virus Ebola colpisce ancora

L’incubo Ebola tormenta il territorio africano con nuovi casi di contagio in Congo.

di Klaudia Cani

Il virus di Ebola è stato diagnosticato per la prima volta nella storia nel 1976 in Congo. Nel corso dei decenni successivi il virus ha continuato a manifestarsi ma in modo saltuario e poco aggressivo.

I primi casi di Ebola che hanno portato a vere e proprie epidemie si sono verificate nel corso del primo decennio del ventunesimo secolo; con un raggio di estensione di migliaia di chilometri. Il virus si era spostato poi spostato dall’Africa all’Europa fino a raggiungere gli Usa.

Il boom di Ebola si è registrato a partire dal triennio 2013-2016, flagellando prima l’ Africa occidentale per poi propagarsi nel resto del mondo, lasciando alle sue spalle una scia di oltre 11.000 morti su circa 28.000 casi accertati.

Ritorna in questi giorni la stessa paura di epidemia di qualche anno fa con nuovi casi registrati, infatti tra l’aprile e il maggio 2018 sono stati segnalati oltre una quarantina di casi di Ebola in Repubblica Domenicana del Congo. A lanciare l’appello è Peter Salama, il quale ha esortato le comunità internazionali ad intervenire il più presto possibile per contenere e prevenire la potenziale epidemia di massa che potrebbe scaturire dai primi casi di infezione.

Il primo passo intrapreso dalle Organizzazioni Sanitarie locali ed internazionali, è stato quello di attuare una serie di precauzioni circoscrivendo il raggio delle’ espansione dell’Ebola. Non si tratta di una vera e propria quarantena ma le autorità hanno ritenuto opportuno isolare le zone colpite.

Successivamente è stata stilata una lista di oltre 400 soggetti ritenuti a rischio e quindi “pericolosi”, i quali sono stati trasferiti all’interno di un campus medico provvisorio, nel quale è possibile monitorare costantemente lo stato di salute degli individui. I comunicati degli ultimi giorni sono rassicuranti in quanto i pazienti hanno risposto positivamente alle cure a cui sono stati sottoposti.

Il merito è dovuto al vaccino anti-Ebola, frutto degli sforzi dei ricercatori scientifici di tutto il mondo. E’ doveroso però specificare che non si tratta di un vaccino approvato dalla Medicina Internazionale, ma quello utilizzato in Congo è un prodotto sperimentale che si è rivelato estremamente efficace.

Nonostante questi primi progressi gli scienziati sono tuttora all’opera per comprendere le dinamiche che contraddistinguono questo virus e lo rendono uno dei più letali al mondo.

Fonte : buongiornoafrica.it