Kitchen, un libro che ti cambia la vita

Kitchen è il primo libro dell’autrice Banana Yoshimoto, pseudonimo della famosa scrittrice giapponese Mahoko Yoshimoto, scritto nel 1988 ed uscito in Italia nel 1991.
Premetto di aver adorato questo libro, non perché racconti una storia complicata o particolarmente eccezionale, ma perché la scrittrice riesce a farci conoscere dei personaggi ben scritti, che ci fanno immergere completamente in un racconto semplice ma mai banale.
La protagonista è Mikage, una ventenne di Tokyo a cui da poco è morta la nonna con cui abitava fin da piccola, dopo la scomparsa dei genitori. La ragazza farà poi conoscenza con Yuichi, un giovane fioraio, circa della sua stessa età, a cui la nonna era molto cara. Entro poco tempo il ragazzo le chiederà di trasferirsi da lui e dalla “madre”, Eriko, almeno fino a quando non troverà una nuova casa, visto che non può più stare dove viveva prima. Mikage inizierà a provare sensazioni mai conosciute in passato, come la solitudine, la tristezza ed anche una forte voglia di piangere, nonostante non ci sia un vero motivo apparente per farlo. Accompagnata da situazioni tragicomiche, riuscirà però a trovare la felicità in una città ed in una vita che secondo lei non ha senso.
“Voglio assolutamente continuare a sentire che un giorno morirò. Altrimenti non mi accorgo che vivo”: questa è una frase che dice la protagonista che mi ha fatto molto riflettere, perché l’unica cosa davvero importante nella nostra vita è stare bene, non i soldi o il successo.
Vi dico solo una cosa: leggetelo, perché riuscirà a stregarvi e a farvi sorridere, nonostante la profonda tristezza che lo avvolge.
Edoardo Merlini – Classe 3E