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Supereroi? Da grandi poteri deriva un grande… inquinamento

Lo strano progetto di un geologo e di un paleontologo mette in crisi il mondo del fumetto. Ecco quanto inquinano i nostri supereroi mentre salvano il mondo.
Forse non vi siete mai chiesti quale potrebbero essere le probabili emissioni provocate dal volo di Batman, o quanto potrebbe ridurre i consumi di biossido di carbonio Flash se fosse vegano.
In fondo sono supereroi, ci risparmiano la distruzione del mondo e recuperano un paio di borsette rubate, perché mai dovrebbero essere nocivi al nostro pianeta? Eppure qualcuno si è posto questa domanda…
Di recente infatti alla riunione annuale della American Geophysical Union il geologo Miles Traer insieme al paleontologo Ryan Haupt hanno presentato uno studio legato alle abitudini di consumo energetico dei nostri superuomini. Si tratta di uno studio volto a combattere le minacciose forze della distruzione ambientale e pronto a prendere in esame nove personaggi tipici dell’universo del fumetto.
I risultati del progetto ci hanno regalato stime assurde. Secondo Traer e Haupt per esempio Spiderman ogni anno consuma centinaia di libbre di CO2 per le sue tute di nanotuboli in carbonio. Batman,il supereroe forse più inquinante tra i nove esaminati, utilizza per il suo volo carburante fossile utile a circa 344 viaggi da New York a San Francisco, per non parlare della sua Batmobile, la quale non è nemmeno un’auto ibrida. Ma non tutti i supereroi sono un pericolo per l’ambiente: i due scienziati apprezzano l’energia pulita utilizzata da SuperMan, il quale, traendo il suo potere dal sole, evita emissioni catastrofiche per la nostra Terra, eppure hanno da ridire pure sull’amato Clark Kent affermando durante una scherzosa intervista con il cronista del “Washington Post” che l’alter ego del famoso supereroe come reporter spreca una quantità eccessiva di carta.
Durante la conferenza mettono anche in chiaro che per quanto riguarda i supercattivi non merita calcolare una stima delle loro emissioni poiché “un supercattivo sta solo cercando di rovinare tutto e se inquina molto beh… forse è la cosa meno negativa che ha fatto oggi”.
Il progetto è comunque volto a una campagna contro le emissioni di tutti i giorni e alla salvaguardia del pianeta, ma come afferma Traer ”far ragionare le persone sulla propria impronta di carbonio è importante e se calcolassi la mia non interesserebbe, ma se la calcolo per Batman le cose si fanno interessanti per un pubblico”.
I due divagando ci fanno inoltre notare l’inesattezza delle dimensioni dei dinosauri presentati nel noto film “Jurassic Park” dal punto di vista di un paleontologo come Haupt e ci sfatano il mito della possente Barriera proposta nel Trono di spade, definendoli muri di ghiaccio non autoreggenti secondo la fisica. La conferenza ben presto si trasforma infatti in un dibattito ambientale e scientifico riguardante qualsiasi argomento legato al mondo del fumetto o proposto sul grande e piccolo schermo, i relatori quindi concludono con un sorriso autoironico, precisando che ”gli scienziati in fondo sono dei nerd”.
Sofia Dezzi Bardeschi – Classe 3C