Cola Pesce e la figlia del Re (Articolo Racconto)

C’era una volta, a Messina, una madre con un figlio di nome Cola, che stava mattina e sera a mare, come fosse un pesce. La madre richiamava Cola affinché uscisse dall’ acqua, ma Cola non le prestava ascolto.Un giorno, la madre gli intimò di uscire, ma Cola non le obbedì. Allora, la madre, che aveva poteri magici, decise di punirlo: fu così che Cola diventò metà uomo e metà pesce.

Dopo qualche tempo, si sparse la voce che c’era a Messina una creatura metà uomo e metà pesce.La voce giunse fino alle orecchie del re. Questi ordinò ai marinai di cercare la creatura, nota come Cola Pesce, e riferire di che egli desiderava fare la sua conoscenza. Un giorno un marinaio vide Cola Pesce e gli disse che il re gli voleva parlare.Cola Pesce nuotò a lungo, finché raggiunse la spiaggia sulla quale il re lo aspettava.

Il re gli ordinò di girare intorno alla Sicilia e riferirgli cosa ci fosse nella parte a lui sconosciuta e quale fosse il mare più profondo. Cola Pesce, eseguito l’ordine, raccontò di aver visto montagne, valli e molti pesci diversi, ma di non esser riuscito a trovare il fondo di Messina. Il re gli ordinò di immergersi di nuovo, andando ancora più a fondo,per scoprire cosa ci fosse. Cola Pesce raggiunse il fondale e vide che Messina era fabbricata su tre colonne, una sana,una scheggiata, una rotta.

Il re restò stupito e portò Cola Pesce con sé a Napoli, per osservare il fondo dei vulcani. Trovò acqua calda, fredda e delle sorgenti d’acqua dolce; poi si fece dare due bottiglie: una la riempì d’acqua calda, l’altra d’acqua dolce.

Rientrato in Sicilia, Cola rimase per due giorni in fondo al maree quando tornò su disse al re di non aver visto nulla. Il re insisté e lo rimandòin fondo al mare. Aspettò tre giorni, passati i qualiCola risalì spaventato e raccontò di aver incontrato un mostro e di essersi rifugiato dietro le tre colonne che sostenevano Messina.

Disse anche che non si sarebbe più tuffato per la paura. Il re per convincerlo si tolse la corona e la gettò in mare:poi impose a Cola di andare a recuperarla.Si fece dare delle lenticchie e spiegò che se le lenticchie fossero venute a galla,Cola non sarebbe tornato più. Dopo un po’ le lenticchie apparvero, mentre Cola restò nel fondale marino per ricostruire la terza colonna che sosteneva Messina.

Finito il lavoro, apparve un mostro: Cola Pesce, rimasto senza forze, non poté scappare, ma intervenne in suo aiuto una sirena. Era bellissima e si presentò dicendo di essere la figlia del re. Raccontò a Cola di essere stata colpita da una maledizione. Insieme, dopo tante fatiche, sconfissero ilmostro.

Quando risalirono a galla, restituirono la corona al re, ma ad una condizione: che il re concedesse a Cola la mano della figlia.Il re accettò la proposta e Cola sposò la creatura che lo aveva aiutato in fondo al mare. Dopo qualche anno,si ammalò e, in breve tempo, morì. Cola Pesce assunse l’incarico del regno, ebbe dalla moglie due splendidi figli … e vissero a lungo felici e contenti.

Dalla redazione dell’I.C. “G. Garibaldi – Giovanni Paolo II” di Salemi

Ignazio Marchi, 1a A

Caterina Presti e Agnese Rizzo, 1a D

Illustrazioni di Andra Harton e Daniela Verde, 3a B