Fake news, come combatterle

Sai cosa è una fake news?

Si, una fake news è un informazione volutamente distorta dai media che la diffondono che solitamente può essere di vario tipo. La più classica è quella che troviamo nei social media, magari su facebook. Queste notizie si diffondono anche grazie all’ignoranza delle persone che condividono senza guardare la fonte. Ma le fake news non si fermano soltanto alle ‘’bufale’’ dei social spesso e volentieri sono riportate anche sui telegiornali o sui giornali,come un esempio può essere quello di assad e delle famigerate armi chimiche, notizia smentita dalle stesse fonti mesi più tardi. Questo fenomeno va anche capito dal punto di vista politico, se guardiamo i siti di informazione italiani o guardiamo quelli russi noteremo che le stesse notizie sono riportate in maniera diametralmente opposta.

Quando ne hai sentito parlare per la prima volta?

Quando qualche anno fa con lo stesso avvento dei social le prime persone hanno per così dire denunciato il fenomeno con il nome di ‘’fake news’’ queste notizie. E soprattutto dopo la campagna elettorale degli stati uniti quando sono state mosse pesanti accuse ad Ilary Clinton, poi rivelatesi ‘’fake news’’.

Le fake news relative ai personaggi pubblici: qual’è quella che ricordi maggiormente e che ti ha colpito, quale personaggio coinvolgeva?

Mi ha colpito molto la fake news che diceva che Obava ai tempi del giuramento per insediarsi alla casa bianca si rifiutò di giurare sulla bandiera, questa fake news raggiunse le 21 milioni di condivisioni, cifre che fanno capire anche l’influenza di certe notizie.

Secondo te,cosa si può fare per contrastarle?

La prima cosa da fare è verificare le fonti della notizia e giudicarne l’attendibilità, ma spesso ciò non basta. Bisogna in ogni caso non fidarsi troppo di quello che si sente al telegiornale o di ciò che si legge sul giornale o su internet, ed è necessario guardare più siti di informazione per verificare la stessa notizia. Personalmente dico che bisognerebbe fidarsi solo di ciò che i propri occhi vedono.

Emiliano Porcaro e Matteo Martinelli

IIS Tommaso Salvini di Roma