Il fenomeno del bullismo è un tema molto sensibile e personalmente ho avuto modo di constatarne tutti i lati di esso e viverlo da vicino. Devo comunque ammettere che le istituzioni hanno svolto un ruolo importante in questi anni per contrastarlo, come ad esempio nelle scuole medie, dove molto spesso i ragazzi ancora non sono entrati in una fase adolescenziale avanzata ed ancora non hanno focalizzato da che parte stare o comunque non sono ancora in grado di capire certe dinamiche. Infatti nella mia scuola media statale e in quella di molti altri miei amici vengono fatti degli incontri organizzati dalle associazioni o anche da enti che contrastano il fenomeno per mettere in guardia i ragazzi da esso. Il fenomeno del cyberbullismo è un fenomeno piuttosto moderno ed è cominciato ad esistere quando anche i giovanissimi si sono cominciati ad iscrivere ai social network. I metodi per contrastarlo possono essere svariati, come ad esempio quello del controllo dai parte dei genitori dei social dei propri figli (anche se questa potrebbe essere considerata una sconfitta per l’indipendenza dei ragazzi) o addirittura la rimozione dei social dei ragazzi che anche in questo modo potrebbe essere controproducente, un’altra soluzione potrebbe essere quella di avere un dialogo in famiglia e anche a scuola far capire ai ragazzi che non sono soli e che possono essere aiutati in ogni momento e che i social non si avvicinano lontanamente alla vita reale. Riparlando del classico bullismo ho constatato che i fenomeni di bullismo alle superiori non solo sono diminuiti rispetto alle medie ma si sono quasi annullati, forse anche grazie alla rinnovata maturità mentale dei ragazzi e anche grazie alle scuole e ai ragazzi stessi che hanno isolato i bulli con il tempo. L’ideale per contrastare questo fenomeno in tutte le scuole sarebbe proprio quello di far capire seriamente che il fenomeno del bullismo non è una cosa ‘’di moda’’ ma solo una cosa stupida e controproducente ed in questo modo sarebbero i ragazzi stessi che isolerebbero i bulli. E’ altresì vero che se in un modo deve smettere il bullismo dei ragazzi deve smettere anche quello dei professori che non sono nuovi a comportamenti intimidatori nei confronti degli alunni, ed in un ambiente definito educativo non c’è spazio per minacce o parolacce da parte di quelli che sono considerati ‘’educatori’’. Chiaramente anche a casa i ragazzi che hanno problemi a relazionarsi con le altre persone devono essere prima di tutto ascoltati ed in seguito aiutati con le dovute misure.
Emiliano Porcaro e Matteo Martinelli
IIS Tommaso Salvini di Roma