Se contemplo la bellezza,
rievoco il volo spensierato di una farfalla,
la corsa concitata di un bambino che si tuffa, felice, nel viluppo delle le braccia materne …
L’immensità del cielo, quale castone nella notte di miriadi di zaffiri argentati;
immagino il sole imbarazzarsi
alla vista del chiarore della pallida luna lontana,
tanto da ritirarsi, timido, al di là dell’orizzonte,
e disegnare tramonti surreali;
vedo squarciarsi la volta celeste e tuoni e lampi far capolino con prepotenza…
Avverto la forza primitiva della onde infrangersi sulla battigia,
ne avverto l’odore, che mi impregna l’anima di spuma!
Se penso alla bellezza,
richiamo alla mente i sogni di chi corre sulle ali della fantasia…
le utopie dell’uomo intrepido e sognatore.
Osservo gli occhi stupiti di un bimbo
che insegue il suo aquilone…
Se penso alla bellezza,
guardo l’amore divino…
contemplo l’ordine, la simmetria
con la quale tutto è stato creato ab imis…
Ammiro la poesia: parole nero su bianco
evocatrici di emozioni, nutrici e pedagoghe della stessa esistenza…
Se penso alla bellezza,
resto incantata dinanzi all’abisso della nostra coscienza,
alle latebre della nostra mente,
strabocchevole di idee meravigliose e contorte,
di problemi inattesi, inusitati…
Ripenso la storia fatta da vincitori,
anch’essi vinti, eroi e folli insieme,
vecchi e nuovi “don Chisciotte”, che lottano pateticamente
contro inesistenti mulini a vento!
Se guardo alla bellezza,
ripenso alla vita, all’infinito, al mondo, alla salvezza,
a Dio!.
Rachele Cassibba V A Liceo Classico “G. Carducci” Comiso (RG)