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“Il carro di Alice” al festival Teatro Lab 2.0 – Chi è di scena

A Gioia del Colle (BA) seconda edizione della rassegna Teatro Lab 2.0 – Chi è di scena, riservata agli spettacoli realizzati dalle scuole: noi c’eravamo, con la prof.ssa Flavia Ricci e il nostro “Carro di Alice”…

di Marta Venanzi

Descriverei questi giorni iniziando dal loro nucleo: la divertente ed emozionante esperienza di un festival internazionale avvenuto a Gioia del Colle, vicino Bari, che ha avuto lo scopo principale di aggregare numerosi ragazzi provenienti da tutte le scuole d’Italia, tutti con una passione: il teatro

Siamo partiti il 24 aprile e siamo tornati il 26, subito dopo l’esibizione. Coloro che hanno organizzato il festival hanno avuto maestria nel gestirlo e sono riusciti a intrattenerci durante il corso dei tre giorni

Quello che mi ha colpito, oltre al luogo e al teatro in sé, è che riuscivo a percepire la forza di ognuno dei presenti mentre mi trovavo lì, la grinta che i ragazzi mettevano nel cercare di dimostrare il loro valore. Potevo quasi toccare l’agitazione che aleggiava nel nostro camerino pochi minuti prima dello spettacolo, la meraviglia nel sentire gli applausi e la gioia nel percepire di aver donato qualcosa agli altri

Ciò che ricorderò maggiormente sono il tempo che abbiamo dedicato durante le prove e l’essersi sentiti parte di qualcosa di speciale, su quel palco. Ricorderò le parole che mi sono detta prima di avvicinarmi al microfono (parlo per me, ma credo che ognuno di noi, prima di iniziare a suonare, cantare, recitare, si sia tranquillizzato con parole di incoraggiamento): ho ricordato a me stessa quanto cantare sia importante, divertente, vitale per me, ma soprattutto mi sono rimproverata quando il mio corpo è andato in agitazione, perché ho pensato che in fondo era un’avventura straordinaria essere lì e che non potevo lasciarla andare…

Credo di parlare a nome di tutti quando dico che nel momento in cui si esercita la propria passione, non si vede nient’altro, ci si lascia trasportare dall’ allegria nel, come si dice, “far ciò che si ama”. È stato così che ho vissuto quest’esperienza: con la consapevolezza che eravamo lì per mostrare a tutti il nostro talento