La mia anima irrorata di speranza…

Quando fui lì,
quel gran chiasso si fermò:
il mutismo della folla
lasciò le frustrazioni umane fluttuare nell’aria,
a danzare invisibili.
Oh, quel sadismo
di un essere uomano che ne calpesta un altro!
La “voluptas dolendi”,
si dissolse nelle luci tiepide dell’aurora,
che Febo Apollo proiettava fiducioso
su di noi, rendendo argentei i nostri volti!
Vidi gente immune,
dall’astio e dal rancore:
osservai i loro spigoli man mano smussarsi
e le loro anime
conoscersi,
tollerarsi, incontrarsi,
comprendersi…
Nel tentativo di raggiungersi,
le sorpresi a rendersi conto,
di essere ognuna proprio la metà dell’altra, come l’androgino mito!
Quando fui lì,
l’astro scomparve dietro l’orizzonte,
Io sorpresi a volteggiare in una miriade di sfumature di colori.
Rapita da sinuose traiettorie di stormi di uccelli,
la mia anima venne irrorata di speranza,
nel dolce e catartico canto dell’universo!

Asia Bella IV A Liceo Classico – “G. Carducci” – Comiso (RG)