Una scuola inclusiva

A fianco dei nostri compagni disabili, per aiutarli ed essere loro guida nel lavoro scolastico, ci sono i docenti di sostegno. Li abbiamo intervistati per ascoltare anche il punto di vista di chi, giorno per giorno, fronteggia situazioni complesse e delicate. La prima loro considerazione è che ogni ragazzo va trattato in maniera diversa, adeguata alle specifiche esigenze, anche caratteriali oltre che operative, perché l’insegnamento personalizzato è l’unica strada possibile al perseguimento degli obiettivi didattici e formativi. Per alcuni dei nostri compagni è difficile o quasi impossibile seguire le lezioni restando in classe perché necessitano di strumenti adeguati o hanno bisogno di seguire ritmi di vita e di apprendimento che non si adattano allo star fermi per molto tempo nelle aule o agli standard didattici generali; altri invece spendono la maggior parte del tempo in classe seguendo le lezioni esattamente come tutti noi, sempre supportati dal docente come, se necessario, da un assistente. Fortunatamente nel nostro Istituto, per quanto abbiamo potuto constatare, non si sono mai verificati atti di bullismo, o anche solo di mancanza di rispetto, nei confronti di chi non sarebbe in grado di reagire, anzi prevale nei compagni di classe un atteggiamento di solidarietà e attenzione nei loro confronti che ne favorisce l’integrazione e instaura un bel clima di solidarietà Abbiamo voluto chiedere informazioni anche in relazione agli studenti che seguono i programmi didattici curriculari ma con obiettivi diversi. Parliamo di PEI (Piano Educativo Individualizzato), nel quale è richiesto il raggiungimento degli obiettivi minimi, e di PDP (Piano Didattico Personalizzato), dove gli obiettivi da raggiungere sono differenziati da caso a caso. Essi sono redatti dal GLHI e sono quasi sempre raggiunti senza troppi problemi, ma nel caso in cui ciò non dovesse accadere, gli obiettivi possono anche essere conseguiti l’anno successivo grazie a una maggiore gradualità nell’insegnamento impartito. Componente fondamentale per la buona riuscita del percorso scolastico di questi nostri amici è ovviamente la collaborazione che si instaura tra le famiglie e la scuola stessa ma anche in questo caso ci è stato riferito di una situazione ottimale che facilita il compito degli insegnanti di sostegno. C’è tuttavia qualcosa che può e deve essere migliorato e riguarda l’ottimizzazione degli ambienti scolastici, un obiettivo comunque difficile perché dipende da risorse economiche che come sempre scarseggiano. Un traguardo auspicabile sarebbe infatti quello di avere aule attrezzate adeguatamente, che possano fruire di tutti gli strumenti tecnologici più innovativi e avanzati, solo per gli studenti disabili in modo tale da favorire ancora e sempre di più il loro benessere e la loro serenità. Con questi approfondimenti che abbiamo voluto fare sul tema della disabilità, guardando a chi, vicino a noi e condividendo i nostri stessi spazi, ha bisogno di maggiori cure e attenzioni da parte di tutti, degli adulti come dei coetanei, speriamo di aver richiamato tutti noi alla necessità di guardarsi sempre intorno, di non essere indifferenti, a volte anche solo per un malinteso senso di “rispetto”, nei confronti di studenti che vivono accanto a noi, tra di noi, ma che purtroppo non possono affrontare il futuro con il nostro stesso entusiasmo e fiducia. A loro dobbiamo volere un bene particolare.

G.M. – F.R