Il mondo di Marshall Mathers in arte Eminem

Marshall Mathers III in arte Eminem nasce nel 1972 a Detroit. Come ha raccontato in molte interviste, la sua infanzia non è mai stata felice e spensierata data la povertà della sua famiglia e la mancanza di un padre, che scappò di casa subito dopo la nascità del futuro rapper.
Eminem ha avuto pochi amici nella sua vità causa i numerosi spostamenti di quartiere e scuola causati dalle difficoltà economiche familiari. La sua vita è un vero monito alla forza di volontà di voler arrivare in cima ad un monte partendo dal mare e, riuscendoci, dimostrare a tutti chi è il migliore.
Eminem iniziò a scrivere o improvisare brani quando aveva solo quindici anni, partecipando a battaglie rap (sfide uno contro uno tra due rapper che cercano di offendere o ridicolizzare l’avversario rimando) tra i ragazzi di strada come lui, così da far crescere la sua popolarità nelle periferie di Detroit. Appena diciassettenne rischia un aneurisma celebrale dopo essere stato picchiato dai bulli che lo discriminavano per il colore della sua pelle (infatti il quartiere dove il rapper ha vissuto gran parte della sua adolescenza era principalmente abitato da persone nere) .
La fama arriva quando il celebre rapper e produttore Doctor Dre propone a Marshall un contratto con la Aftermath,la sua etichetta, e nel 1997 pubblicò per la Interscope l’album “The Slim Shady LP”, che raggiunse in sole due settimane la seconda posizione della chart USA e vendette 9 milioni di copie in tutto il mondo. Nel suo primo disco possiamo trovare capolavori del rap come “Rock Bottom” e “My name is” che hanno fatto di Eminem un vero principe della satira musicale non che poeta di questo genere.
Altri album indimenticabili sono “Courtain calls”, “The Eminem show”, “The Marshall Mathers LP” (dove Eminem, con la canzone “Rap God”, stabili il record di 4,86 parole rappate in un secondo) che sono tuttora nelle plalist più ascoltate sul sito Spotify. Eminem è inoltre famoso per il film “8 mile” con cui ha vinto un Oscar per la miglior colonna sonora con la sua canzone “Lose Yourself”; in questo film si parla in maniera quasi nascosta della vita di Eminem (e il cantante interpreta appunto il protagonista) dalle difficoltà fino al momento di emergere come il migliore di tutti.
Eminem è anche un artista controverso, perché molti dei suoi testi sono stati censurati come politically incorrect, dato che offendevano artisti pop o personaggi di culto che spesso erano considerati modelli da seguire per le nuove generazioni. Ma cosa possiamo farci? Eminem è pur sempre un ragazzo che vede un’unica via giusta da seguire, ovviamente la sua, e perciò elimina i problemi alla radice.
Credo di poter dare un parere personale sulle canzoni di Eminem: sono tutte ben scritte, quasi tutte hanno un refrain orecchiabile e ben distintibile e tutte sono una presa in giro per i suoi haters che lo considerano una minaccia e causa di violenza giovanile. Ecco la mia personale classifica delle sue canzoni: 10 Mockingbird; 9 Rock Bottom; 8 Rap God; 7 Sing for the moment; 6 My name is; 5 ‘Till I collaps (featuring Nate Dog); 4 When i’m gone; 3 Whitout me; 2 The real Slim Shady (Grammy Award per miglior interpretazione rap solista); 1 Lose yourself (Oscar alla miglior colonna sonora).
Leonardo Fattori – Classe 3D