Il pessimismo non è sempre un male, anzi…

Molti vedono il pessimismo come un atteggiamento negativo, che rende una persona scontrosa. Questo però non è sempre vero. È ovvio, essere sempre negativi e pessimisti non è certo consigliato e anche gli scienziati concordano sul fatto che l’ottimismo faccia bene alla salute. In alcuni casi però il pessimismo è un bene. Infatti secondo gli studiosi, chi nella vita è abituato a vedere il bicchiere mezzo vuoto potrebbe addirittura risultare avvantaggiato riuscendo a raggiungere gli obbiettivi piú efficacemente.
Esistono però due diversi tipi di persone pessimiste che si riconoscono dal modo in cui affrontano i problemi della vita. Ci sono i pessimisti difensivi, che usano le loro aspettative negative per risolvere le situazioni cercando di evitare le possibili esperienze negative, il secondo tipo invece è il pessimista depresso e autodistruttivo che riesce solo a maledire la sua sfortuna senza cercare in nessun modo di migliorare o risolvere l’eventuale problema che lo ostacola.
Il pessimista difensivo spesso, prima di un evento importante, immagina tutto quello che potrebbe andare storto. Difficilmente quindi sarà sopreso da qualche contrattempo a cui lui non abbia già pensato prima e a cui si è quindi preparato. Il che significa che se le cose gli vanno bene è molto contento ritenendosi fortunato per aver evitato il peggio, mentre se le cose vanno male è più preparato e se la prende molto meno di un ottimista che in questi casi rimane molto deluso. È stato pure dimostrato da uno studio recente che le persone pessimiste sono meno ansiose proprio perché non rimangono colpite e deluse da eventi negativi.
Il mio parere è che i pessimisti, che vedono quindi il bicchiere mezzo vuoto, nel momento in cui l’acqua del bicchiere servirà davvero, allora avranno già capito da un pezzo che l’acqua sta per finire. Al contrario le persone positive, che vedono il bicchiere sempre mezzo pieno, capiranno solo al ultimo che l’acqua è finita, proprio perché hanno sempre pensato che sarebbe bastata per molto più tempo.
Rebecka Altomare – Classe 1E