Starwars: Gli ultimi Jedi

Per la prima volta dalla fine della trilogia originale e la sua comparsa ne “Il Risveglio Della Forza”, Mark Hamill è tornato finalmente al suo storico ruolo di Luke Skywalker che, raggiunto sulla sua isola da Rey, interpretata da Daisy Ridley, viene riconnesso alla realtà. Luke è inizialmente titubante all’idea di tornare indietro, dato che si ritiene responsabile di tutto ciò che sta succedendo nella galassia per mano del Primo Ordine.
Nel frattempo il discendente dell’Impero attacca la base segreta della Resistenza sul pianeta D’Qar con l’ausilio di una corazzata in grado di devastare l’intera area della base con pochi colpi. La Resistenza per fortuna ne è al corrente e si prepara per evacuare. L’ultimo trasporto parte giusto in tempo per scampare il fuoco della corazzata.
Mentre l’intrepido pilota Poe Dameron, l’indiscusso asso della Resistenza, elimina i cannoni antiaerei della corazzata, il Generale Leia Organa (interpretata dall’ormai defunta Carrie Fisher) dà l’ordine a tutta la flotta di ritirarsi. Poe disobbedisce e ordina a tutti i bombardieri di avanzare verso la corazzata, approfittando dell’opportunità ed ottenendo la vittoria, anche se a carissimo costo.
Le ultime navi delle Resistenza saltano nell’iperspazio per scampare agli Star Destroyer del Primo Ordine rimanenti, ma sono presto tracciati e messi all’angolo dalla Supremacy, la nave ammiraglia del Supremo Leader Snoke. Dovranno quindi trovare un’alternativa al più presto. “Starwars: Gli ultimi Jedi” racconta l’avventurosa ricerca di questa alternativa: il mio consiglio è di scoprire come va a finire, che sarà spettacolare esattamente come tutti i fans della saga si aspettano. Garantito.
Edoardo Lolli – Classe 3D