Trovato il Sacro Graal… dei paleontologi

Siamo nel Sahara, Egitto. Tra la dune e ruderi sabbiosi sono stati ritrovati i resti fossilizzati di un nuovo dinosauro erbivoro: collo lungo, grande come un autobus, pesante come un elefante è appartenente al gruppo dei titanosauri, gli esseri viventi più grandi e maestosi mai esistiti sulla Terra (nonostante le dimensioni “ridotte” rispetto ada altri esmplari come Argentinosaurus e Dreadnoughtus).
È vissuto nel tardo Cretaceo, tra i 100 e i 66 milioni di anni fa, durante l’ultima epoca che ha visto i dinosauri dominare il nostro pianeta. Il fatto di presentare inoltre i tratti somatici e anatomici simili ad esmplari europei, ha fatto capire agli studiosi che la deriva dei contineti non avesse ancora completamente separato Africa ed Europa, che erano dunque ancora unite da un “ponte”.
Il suo scheletro è stato individuato dai ricercatori della Mansoura University Vertebrate Paleontology (MUVP) ed è uno dei più completi per quanto riguarda i dinosauri africani. I paleontologi, coordinati dal professor Hesham Sallam del Dipartimento di Geologia dell’ateneo egiziano, hanno trovato porzioni del cranio, la mandibola, diverse costole, alcune vertebre del collo, buona parte della spalla e di un arto anteriore, una parte della zampa posteriore e anche alcune particolari placche dermiche, che erano incastonate nella pelle dell’animale.
Battezzato come “Mansourasaurus shahinae”, è stato identificato come il Graal dei paleontologi, i quali, nelle vesti di cavalieri di crociati della presistoria, lo hanno finalmente trovato dopo secoli di estenuanti ricerche. È questo l’anello mancante della grande catena evolutiva, l’ultimo tassello del variegato mosaico su queste affascinanti creature ormai estinte.
Federico Spagna – Classe 3C