Una buona idea… garantisce Michele Tranquilli

Raccontata dal fondatore, questo libro racconta la storia dentro alla formazione della Organizzazione Non Governativa (ma soprattutto non comune) ” YouAid”, un progetto nato per portare aiuto nel terzo mondo, direttamente sul posto, e proprio ciò di cui la gente ha bisogno.
Questo libro mi ha aperto gli occhi su come sia la situazione delle ONG in Africa, e il pensiero di Michele Tranquilli di andare laggiù per sentirsi indispensabile è lo stesso con cui sarei partito io. Mi ricordo quando riferendosi alla pubblicità di una delle tante ONG, diceva che tramite l’adozione a distanza avresti potuto salvare un bambino… sì, insomma le solite cose. Il punto è che ad un certo punto disse che la famiglia avrebbe ricevuto foto del bambino e notizie su di lui: come si stava ambientando, come andava a scuola e così via, e pensai fosse una cosa stupenda sapere come stava andando il bambino che si poteva adottare a distanza, non perché mi interessasse davvero, ma perché lui sapesse che io e la mia famiglia eravamo indispensabili per lui. Certo, non pensavo questo. O meglio lo pensavo, ma non mi rendevo conto. Io pensavo che sapere come stava sarebbe stato qualcosa per aiutare. E invece serviva solo a farmi sentire indispensabile. Me ne sono reso conto solo leggendo questo libro, è veramente servito ad aprirmi gli occhi (e l’incontro con l’autore non ha fatto altro che consolidare questo pensiero). Alla fine non adottammo nessun bambino a distanza, anche se non è quello il succo della storia. Di certo “Una buona idea” è un ottimo punto di partenza per capire come rendersi utili per chi ha bisogno del nostro aiuto.
Edoardo Lolli – Classe 3D