Caro diario… – Racconto

Erano le vacanze di Natale dell’anno 2000, avevo già vent’anni, stavo cercando nella cantina le decorazioni natalizie.
Era già da un’ora che le cercavo e alla fine trovai una scatola dove c’erano dentro tutti i miei libri di scuola, la aprii e trovai il mio diario segreto delle elementari.
Non mi ricordavo di averlo, lo sfogliai e nella prima pagina c’era scritto “NON APRITELO!”. Io lo aprii (visto che era mio) e trovai un sacco di foto di quando ero piccola; nel mezzo del diario c’era un segnalibro (fatto con del cartoncino rosso), andai a quella pagina e trovai una data (20/03/1990) e un titolo con scritto “Una settimana speciale”.
Toccai il diario e mi ritrovai in un letto… aspetta… il mio letto di dieci anni fa!
Sentivo delle grida dalla cucina che dicevano: “Emma! Sveglia! Devi andare a scuola!”. Mi alzai e mi guardai allo specchio: era piccola, bassa, in un pigiama con dei coniglietti e con delle pantofole di “Hello Kitty” ai piedi. Mi strusciai gli occhi ma non successe niente… ero proprio la Emma di dieci anni fa!
Poi sentii bussare alla porta, l’aprii e trovai mia madre senza i capelli bianchi e con meno rughe. Ed io dissi per sbaglio: “Mamma, come sei giovane” e lei mi rispose: “Che cosa!? Non ho capito…!” ed io dissi molto sollevata: “Ehm… nulla… nulla”.
Allora per cambiare argomento dissi una cosa a caso e le chiesi: “È arrivata posta?” e lei mi rispose che, sì, in effetti era arrivata una busta per me da un certo “C’è posta per te”, ma che non avrei potuto aprirla perché dovevo andare a scuola!
Senza repliche andai a vestirmi, a fare colazione ed a lavarmi, poi al momento di uscire presi la lettera di nascosto.
Mentre andavo a scuola incontrai tanti ragazzi che mi salutavano ma io non ricordavo chi erano!
Arrivai a scuola ed era come quella che mi ricordavo: grigia, con tante finestre e cinque portoni.
Prima di entrare lessi la lettera e c’era scritto che, se volevo ritornare all’anno 2000, dovevo ritrovare la moneta magica di un mio antenato.
Pensai così tanto a questa moneta che mi scordai che dovevo entrare a scuola. Ormai era troppo tardi, avevano chiuso i portoni… allora ne approfittai per andare alla ricerca di questa moneta del mio antenato.
Tornai a casa perché tanto sapevo che non c’erano i miei genitori, erano al lavoro.
Per trovare il mio antenato con la sua moneta “magica” cercai in tutti gli album di foto che trovai in casa ma, niente da fare, non trovai nulla! Allora cercai nella cantina, dove trovai delle foto di tutti i miei familiari, però non sapevo chi era, non sapevo il suo aspetto. Guardai molto attentamente le foto, e in quella più vecchia trovai un signore con una moneta in mano! Girai la foto e vidi che questa molto prima era incollata ad un libro e c’era scritto qualcosa.
Sentii un rumore alla porta, era arrivata la mamma!
Presi la foto e andai velocemente in camera mia. In camera ero in salvo perché la mamma sapeva che studiavo e quindi non mi voleva disturbare! Presi una lente di ingrandimento e cercai di vedere cosa c’era scritto questo:

Caro diario, ormai non posso più scriverti, ho finito le pagine, allora scrivo su questa foto la cosa più importante, cioè perché non volevo più la moneta magica. Era un lunedì molto impegnativo, dovevo andare a scuola e non avevo per niente voglia. Dopo scuola dovevo andare a fare il cameriere per il bar “Tutto è gustoso” per guadagnare i soldi per fare il concerto a Milano con i miei amici. A scuola c’erano gli esami di maturità e la moneta magica mi voleva e poteva aiutare! Aspettai un mese prima che mi consegnassero i risultati degli esami ed avevo preso due a tutte le materie! Non era possibile che la mia moneta non mi avesse portato fortuna! Presa dalla rabbia nascosi la moneta dove nessuno poteva trovarla così da dimenticarla anch’io. Lo dico solo a te, diario, dove l’ho nascosta, cioè attaccata dietro la foto di classe del salone della scuola dove ci sono tutte le altre foto.

Non ci credo! Sapevo dov’era la moneta!
La mattina dopo ero già sveglia all’alba così non avrei fatto tardi a scuola! Alle sette e mezzo uscii di casa ed andai a scuola molto felice.
Alla prima ora avevo ginnastica. Visto che volevo trovare subito la moneta finsi di farmi male e chiesi se potevo andare in bagno mentre ne approfittai per andare nel salone.
Purtroppo c’era la custode che puliva, quindi me ne tornai in palestra. Ci provai nell’ora di pranzo e per fortuna non c’era nessuno. Trovai il quadro e lo girai… c’era la moneta! La presi, era uguale a quella della foto del mio antenato!
Però c’era ancora un problema, non sapevo come tornare alla mia casa nel 2000!
Dietro il quadro non c’era solo la moneta… ma anche un foglio dove c’era scritto che se volevo tornare a casa dovevo dire la password.
Le provai tutte ma… niente da fare… non sapevo qual era! Poi provai a toccare la moneta mentre dicevo “Una settimana speciale” la frase scritta sul diario che mi aveva portato qui! Tutto iniziò a tremare, chiusi gli occhi e mi ritrovai nella cantina del 2000.
Uscii fuori per vedere se ero tornata davvero nella mia epoca e… sì! Sì! Sì! Ce l’avevo fatta!
Ma chissà dov’era finita la moneta? Forse nelle mani di qualche persona dall’altra parte del mondo, chissà…
A.D. – Classe VC Villani