Un gioco magico – Racconto

Era un normalissimo giorno ed ero a casa nella mia camera a studiare, quando entrò il babbo e mi dette un gioco bellissimo. Lo ringraziai e subito dopo cena chiamai la mia migliore amica e le dissi di questo gioco bellissimo, restammo un’ora a parlare al
telefono poi andai a letto .
Il giorno seguente a scuola portai quel fantastico gioco e iniziarono a succedere cose strane: ogni tre per due mi cadeva l’astuccio, la verifica era andata male nonostante avessi studiato moltissimo e questo mi fece pensare che la scuola fosse stregata. Appena finì la lezione andai a fare un giro in tutta la scuola a scoprire cosa stesse succedendo. Da una porta proveniva una luce fortissima, proprio dalla stanza dove avevo lasciato il
gioco che mi aveva regalato mio babbo. Entrai in questa stanza e venni subito risucchiata dal gioco: era come se avessi passato un tunnel volando e fossi arrivata in un’altra epoca.
Ero in un bosco pieno di alberi, cespugli e vari insetti. Dopo aver camminato circa un chilometro, trovai un uomo che mi diede una lettera dove c’erano scritte tre prove da superare per tornare a casa, così mi misi in cammino per cercare di superarle: la prima consisteva nel prendere un diamante, la seconda nell’attraversare la palude e la terza nel portare il diamante negli occhi di una tigre fatta di ceramica.
Iniziai subito con la prima prova e mi misi in cammino per superarla. Dopo aver camminato tanti chilometri trovai la pietra, poi mi misi in cammino per superare la seconda prova ,ovvero uscire dalla palude cercando di non morire. La superai dopo dieci giorni, tra serpenti ed animali, ma nel tragitto persi il diamante quindi mi toccò tornare indietro. Chi l’avrebbe detto che avrei mai desiderato tanto tornare a scuola…
D.V. – Classe VC Villani