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Il problema irrisolto del cicloturismo? Ancora poco spazio per le bici in treno

Tampellini: “Bologna città viva, ma non ancora a misura delle due ruote”.

 

Il vero nervo scoperto del cicloturismo è il trasporto delle bici in treno: così si esprime Claudio Cinti, vicepresidente del gruppo di cicloamatori bolognesi Montesole Bike Group. “Per un gruppo numeroso di escursionisti come il nostro, spesso non si trova il posto per caricare a bordo tutti i mezzi, a causa del sovraffollamento dei regionali. Negli ultimi tempi, Trenitalia ha privilegiato l’investimento sui treni ad alta velocità, mentre i brevi spostamenti sono poco funzionali per chi viaggia con una bicicletta.” Tuttavia segnali positivi arrivano, a detta del presidente Antonella Tampellini, dalla Regione Emilia-Romagna, che si è proposta di sostituire i vecchi mezzi con nuovi vagoni mirati al trasporto di bici. Sebbene sia in fase di rodaggio e non esente da problematiche tecniche, l’implemento costituisce un primo importante passo verso la promozione del cicloturismo, chiarisce.

È questa la battaglia principale promossa dal Montesole Bike Group, che riguardo agli ultimi dati è ottimista. “Almeno a Bologna, l’utilizzo di bici ha visto un incremento dal 3% al 10% negli ultimi anni. Viene da chiedersi, a questo punto, se sia stato l’uso della bici da parte dei cittadini a spingere l’amministrazione a investire in questo senso, o viceversa”. Secondo Cinti, è la creazione di nuove strutture, quali la famosa tangenziale ciclabile dei viali, che ha reso la bicicletta un’alternativa più veloce rispetto ai mezzi pubblici e privati.
L’obiettivo del Bike Group di creare una città completamente a misura di bici è ancora ben lontano dalla sua realizzazione completa: il suggerimento di Cinti è dunque quello di ampliare la rete dei viali unendovi piste ciclabili che attraversino le principali arterie di periferia. Questo, tuttavia, implicherebbe la diminuzione dei posti auto, provvedimento che l’amministrazione è restia ad attuare. “Tutto dipende dalla scala di valori che ognuno si pone: la bicicletta è potenzialmente il mezzo più rapido e comodo per tutti, per chi la usa e per chi invece si muove in altro modo. Ma spetta al Comune decidere se attuare politiche in questa direzione”.

 

 

La città, come sottolinea ottimisticamente Antonella Tampellini, si mostra propositiva e in continuo miglioramento. “L’iniziativa Mobike, ad esempio, è una scelta che incentiva l’uso della bicicletta, anche se si deve scontrare con gli atti di vandalismo che le bici subiscono. Nel progetto Comuni Ciclabili, promosso dalla Federazione Italiana Amici della BIcicletta, Bologna ha ottenuto tre punti su un massimo di cinque”.

Nonostante tutti i problemi che una città medievale come Bologna naturalmente presenta, i responsabili del Montesole Bike Group si mostrano fiduciosi nella concretizzazione delle potenziali iniziative riguardanti il cicloturismo.

“La nostra battaglia è, alla lunga, vincente, e piano piano la città sta crescendo sotto questo punto di vista. Stiamo imparando: diciamo,” ironizza il presidente, “che dalle elementari stiamo passando alle medie.E ci stiamo lentamente preparando alle superiori”.

 

Elisabetta Galetti

Francesco Reni

Sabrina Veronesi