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Realtà virtuale, un sogno che si realizza o un incubo che si avvera ?

Dal “Tagliaerbe” a “Real Player One” passando per “Avatar”, la realtà virtuale è ormai fassata dai film di fantascienza alla realtà quotidiana, ma quali saranno I suoi sviluppi ? Realtà alternative in cui il nostro inconscio è desideroso rifugiarsi per sfuggire dalla routine della vita quotidiana, si ma a attenzione agli abusi …

 

Era il 1985 quando nelle nostre case, grazie alla Commodore, si diffusero i primi pc domestici. Sono passati poco più di 30 anni ed il mondo digitale si è evoluto in maniera esponenziale, quasi aldilà di qualsiasi film di fantascienza che si poteva vedere andando al cinema. Certo, solo qualcuno con una fervida immaginazione poteva prevedere che, un giorno indossando una maschera, potesse essere trasportato in luoghi fantastici o terribili che solo qualche anno fa potevamo solo vedere nei nostri sogni più belli o negli incubi peggiori.

Eppure tutto questo oggi è realtà. Cero, la strada è ancora lunga, ma già con la tecnologia attuale i risultati sono strabilianti. Aldilà dell’aspetto puramente ludico, la realtà virtuale apre la porta a diversi scenari possibili e alcuni attualmente realizzati.

Mark Zuckerberg è uno dei principali sponsor dellà realtà virtuale: “Un disabile è in grado di visualizzare le proprie gambe-dice- e allenare il cervello a muovere un primo passo. Una signora troppo anziana per andare in vacanza riesce ad andarci grazie ad una replica digitale dei luoghi da visitare. Gli uomini d’affari riescono ad incontrarsi, senza viaggiare, attorno ad un tavolo virtuale per una riunione di lavoro”.

Non per niente Mark ha investito ingenti capitali per acquisire società leader  nel settore della VR, cercando di realizzare l’esperienza virtuale perfetta che fra qualche anno sarà indistinguibile dalla realtà.

 

Oggi la Sony con il suo playstation VR ha portato la realtà virtuale in tutte le case un poò analogamente come fece la Commodore con i pc, e se lo sviluppo sarà simile, effettivamente forse il sogno di Zuckerberg si avvererà… ma a quale prezzo?

Certo è indubbio che questa tecnologia è intrigante e sicuramente utile,in alcuni casi, ma come tutte le cose bisognerà saperla usare senza mai abusarne. Ingannare il cervello per qualche minuto può essere piacevole ma passare diverse ore in una realtà “alterata” potrebbe forse provocare danni alla nostra psiche. Non ci sono molti studi effettuati a lungo termine, ma nel breve ci si è resi conto che la realtà virtuale può influenzare le nostre scelte.

 

Ad esempio, in un esperimento un gruppo di ragazzi è stato sottoposto ad un’esperienza virtuale del taglio di alcuni alberi, e si è notato negli stessi un più attento e consapevole utilizzo della carta.

E mentre in questo caso si è trattata di un’influenza positiva, un’esperienza di tipo violenta, come gli sparatutto in FPS (Firt Person Shot), potrebbero indurre comportamenti violenti, che in questo periodo si sentono in TV soprattutto negli States dove la vendita delle armi è lecita.

 

Certo, è anche sbagliato demonizzare un mezzo tecnologico per i suoi contenuti, l’importante è farne il giusto uso. Ogni cosa se usata nel modo errato può portare problemi o conseguenze, ma le potenzialità della VR sono così ampie e sotto un certo aspetto “infinite” che dobbiamo imparare a padroneggiare il mezzo senza farci dominare da esso.

 

Sognare o stare con i piedi per terra? In fondo è una scelta, l’importante è sapere quando fermarsi per non passare i limiti prima che sia troppo tardi.

Flavia Giuliano