Voi a quale generazione fate parte? Negli ultimi anni la tecnologia si sta diffondendo sempre di più e sta diventando parte integrante delle nostre vite. Secondo i dati di digitalic, l’82% delle persone hanno uno smartphone e controllano i loro dispositivi 47 volte al giorno. I consumatori più giovani ( da 18 a 24 anni) controllano il telefono 86 volte al giorno. Siamo abituati a leggere e a sentir parlare male degli smartphone, ma abbiamo lati positivi e negativi
I vantaggi e gli svantaggi
- I vantaggi sono naturalmente quelli di poter telefonare o mandare messaggi ad una persona vicina o lontana favorendo la comunicazione; navigare sulla rete per cercare informazioni o approfondire conoscenze; scaricare applicazioni (o app) che servono per svariati tipi di attività/interessi, come ad esempio app di ricette di cucina oppure per lo shopping online di capi d’abbigliamento e cose varie o anche più semplicemente applicazioni del meteo, dizionari o per scaricare e leggere email anche lontano dal PC. Oltre alle app “utili” ci sono anche app di videogame, molto amate dai bambini, a volte anche fin troppo.
- Partendo da quelli legati alla salute si possono citare alcuni danni gravi e irreversibili, come per esempio il rischio di tumori del sistema nervoso, i danni alla vista, il disturbo del sonno, il rischio di riduzione della produzione del 30% dello sperma (per l’uomo), etc
In aggiunta a questi effetti negativi, si possono riscontrare delle vere e proprie dipendenze da cellulare, fenomeno noto anche come “telefonino-dipendenza”
Come vengono usati gli smartphone nel mondo
– Il 57% dei consumatori utilizza lo smartphone per leggere le notizie,
– il 45% che li utilizza per trasmettere e riprodurre musica.
– il 31% utilizza lo smartphone per film in streaming.
– Il Wi-Fi è utilizzato dal 67% degli intervistati.
Gli amici della nuova generazione sono gli smartphone
I bambini, purtroppo, non hanno la cognizione del tempo che passano a giocare o a chattare col telefonino e spesso ne diventano “schiavi”. Molte volte i giovani si trovano ad insegnare ai loro genitori, e più recentemente anche ai nonni, ad usare il proprio cellulare.
I ragazzi si sentono più forti dietro gli schermi
Il cyberbullismo (ossia “bullismo online”) è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete.
Oggi 34% del bullismo è online, poco più del 6% degli 11-17enni sono rimasti vittime di episodi di cyberbullismo tramite sms, e-mail, chat o social network. Pur presentandosi in forma diversa, anche quello su Internet è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico. Ogni giorno, mese, anno, secondo, minuto e in ogni angolo della Terra un ragazzo è vittima di bullismo. Secondo alcune testimonianze non tutti i ragazzi hanno avuto la forza, il coraggio di ribellarsi e denunciare altre invece con l’aiuto sono riuscite a sfuggire pur avendo ripercussioni l livello sia fisco che emotivo. Non sono in grado di sopportare queste “violenze” ed è per questo che molti decidono di togliersi la vita.
Il cellulare è “inevitabilmente” uno strumento che fa parte del nostro tempo. I cellulari ormai hanno” bruciato le tappe” nel 2018, 2 bambini su 3 usano i telefoni cellulare già all’età di 2/3 anni, sostituendoli ai giocattoli. È difficile quindi negarne l’utilizzo ad un bambino.
L’evoluzione
La storia dei telefoni cellulari inizia il 3 aprile 1973 quando l’ingegnere senior che lavorava per Motorola Martin Cooper ha usato un cellulare per chiamare un potenziale concorrente nel mercato della telefonia mobile. Questa è stata la prima chiamata da un telefono cellulare mai fatta.
- le cabine telefoniche con i gettoni e il cambiamonete grigio con il pomellone di plastica giallo
- i telefoni con il selezionatore a disco, che ti si incastravano le dita dentro
- la SIP, unico gestore e monarca assoluto delle comunicazioni
- le telefonate urbane e interurbane
- i numeri di quattro o cinque cifre
- i gettoni telefonici
- i lucchetti sullo zero messi dalle mamme per non farti fare telefonate extraurbane
In conclusione il cellulare è sì un oggetto molto utile e comodo, ma va usato con parsimonia.
Jolanda De Gregorio