Un’arma a doppio taglio: i social network

I social network, mezzo di comunicazione mondiale, utilizzati da tutti senza alcun limite di età e di tempo. Una necessità o un bisogno?

Il progresso tecnologico ha suscitato grandi disagi nel mondo dei giovani. I social network, in particolare, possono essere visti come un’arma a doppio taglio a causa degli innumerevoli aspetti positivi e negativi che li caratterizzano. Grazie ad applicazioni quali  Facebook, Instagram, Twitter infatti le distanze diminuiscono e la condivisione di proprie idee e pensieri è sempre più semplice, allo stesso tempo però c’è stata una limitazione della vera comunicazione e quindi la perdita di importati valori. La community di Facebook, per esempio, può essere utile per pubblicizzare prodotti o punti vendita attraverso la creazione di apposite pagine, ma con il passare del tempo è finita col diventare un “muro” dove ognuno pubblica ciò che vuole e ciò che pensa senza trarne alcuna utilità. E’ quindi ovvio che le numerose problematiche derivanti dai social sono causate da uno scorretto utilizzo di questi.

Le ricerche di Patricia Wallac, psicologa delle relazioni e dell’apprendimento, hanno dato vita ad un ritratto della nostra psicologia online, tracciata dai social network ma non solo. Secondo la Psicologa la maggior parte delle persone si costruisce e mantiene online una persona che è una versione in qualche modo potenziata di se stessa, che valorizza le caratteristiche positive e attenua quelle negative considerando che in rete abbiamo un controllo maggiore su tutto, a differenza della nostra vita reale. Afferma inoltre che online siamo meno capaci di interpretare le comunicazioni testuali con precisione, anche quando il mittente pensa che il significato dovrebbe essere ovvio, a causa della mancanza di segni non verbali quali la voce o la postura del corpo che caratterizzano le comunicazioni più tradizionali.
I social network sono ormai una dipendenza per i giovani, circa il 5/10%  degli utenti online non riesce a controllare il tempo trascorso sui social. Sono stati rivelati, in queste persone, numerosi danni in determinate zone del cervello ove si nota una degradazione della sostanza bianca nelle regioni che controllano le emozioni, l’attenzione e i processi decisionali. Ciò dipende dall’immediato appagamento offerto dai social network, a causa del quale il cervello sviluppa dipendenza da stimoli offerti da essi.

Giada Cozzolino