LA MIA RECENSIONE

Titolo: IL PIANETA DEI BRUCHI

Data di pubblicazione: 1979

Casa editrice: Oscar Mondadori

Autore: Ken Follett,nato a Cardiff nel 1949 e vive a Londra con la moglie Barbara. Laureatosi in filosofia all’university college di Londra,ha lavorato come giornalista. La sua straordinaria carriera di scrittore inizia  nel 1978,con LA CRUNA DELL’AGO. Uguale successo mondiale hanno poi ottenuto anche i romanzi successivi tra cui: I PILASTRI DELLA TERRA,LA CADUTA DEI GIGANTI,MONDO SENZA FINE,NEL BIANCO,IL VOLO DEL CALABRONE,LE GAZZE LADRE,CODICE A ZERO,IL MARTELLO DELL’EDEN…

Lo stile di Ken Follett è quello storico/fantasy.Lui ciò che immagina scrive e la sua opera, anzi le sue opere diventano subito capolavori apprezzati da tutti

Trama: Il libro parla di due gemelli,Fritz ed Helen,che insieme al cugino barile si stanno godendo le vacanze a mare,fino a quando nella loro vita irrompe lo zio Grigorian,un individuo buffo e gioviale che si conquista subito la simpatia dei nipoti. Eppure nella vita dello zio c’è qualche mistero… I ragazzi hanno notato che ha dei pollici stranissimi e che nel capannone dietro casa tiene parcheggiata una navicella spaziale che sembra pronta a partire per una missione segreta…

Riassunto: Nel pieno delle vacanze presso la pensione di famiglia i gemelli Fritz e Helen  con il cugino Jonathan, detto Barile, vengono a conoscenza dell’esistenza dello zio Grigorian, un parente con cui i rapporti si sono dilatati nel tempo sino a perdersi quasi del tutto. Dopo tanta assenza questo si ripalesa nelle loro vite proponendo, vista la difficoltà della madre dei fratelli di gestire l’attività a causa del grande numero di prenotazioni, di trascorrere del tempo con loro presso la fattoria di sua proprietà e di tenerli così con sé per diversi giorni. Sin da subito i ragazzi scoprono il suo segreto: Grigorian non è altro che un alieno proveniente dal Pianeta Klipst che si trovava a diciassette anni luce di distanza dalla Terra , accorso sul globo blu per richiedere l’aiuto dei tre giovani. Questi partiranno alla volta di Palassan, riceveranno in dono durante il viaggio dei poteri speciali di cui potranno godere per tutta la vita e verranno interpellati per decidere delle sorti del Pianeta dei Bruchi, un Pianeta randagio con grandi risorse al suo interno. Questo non è aggregato a nessun Sole ed è abitato da lombrichi che si nutrono di vegetali primitivi e filano Unilon, un prodotto di grande valore e fortemente ricercato. I tre bambini saranno chiamati ad indossare i panni di giudici imparziali così da risolvere la diatriba contesa tra due fazioni per lo sfruttamento o meno di questo bene. Di fatto verranno a scoprire che ben altro si cela dietro le intenzioni degli schieramenti…

Analisi stilistica: i periodi ed il lessico utilizzati a mio parere sono semplici,quindi facili da comprendere,ed è consigliato ad ogni genere di età,vi sono moltissimi  dialoghi soprattutto tra i gemelli ed il cugino ma anche un gran numero di metafore per esempio una delle tante citate è quando Helen dice al cugino barile che assomiglia ad un pallone gonfiato dandosi lui appunto tante arie

Personaggi: I protagonisti di questo libro sono: I due gemelli,Helen e Fritz, il loro Cuginetto Barile e lo zio Grigorian

Il personaggio in cui mi rivedo di più è Fritz che è un sintetico ovvero riesce a considerare un insieme di fatti e ricollegarli molto rapidamente come d’altronde spesso capita a me

Commento: L’autore ci ha voluto insegnare che nn bisogna mai arrendersi perché da un momento all’altro ci può essere sempre un colpo di fortuna come accade quando Helen Fritz e barile sono rinchiusi nella prigione ed arriva il terremoto che apre un buco dove loro possono tranquillamente evadere o anche che bisogna rimanere sempre uniti in qualunque parte del pianeta tu ti trovi come i tre cugini che lo sono rimasti per tutto il tempo e hanno incrementato ancora di più il loro rapporto

Riflessione: Questo libro mi ha fatto pensare a quando io e mio nonno vedemmo al telegiornale che una famiglia non trovava più la figlia che dopo essere stata in giro con le amiche non si avevano più tracce di lei e le amiche raccontavano che se n’era andata per prendere una scorciatoia per tornare a casa il prima possibile ma nulla non si ebbero più tracce fino a quando non fu trovata morta in un fiume nel bosco. Perciò io sono e sarò sempre attento quando sarò in giro con gli amici non mi allontanerò mai da loro. Mentre un altro episodio che mi ha fatto pensare è stato quando qualche anno fa persi il telefono,non lo trovavo più…ma senza arrendermi mai continuai a cercare fino a quando mio padre provò a chiamare rispose un signore che aveva trovato il telefono e c’è lo restituì.Questo mi insegna e mi ha fatto riflettere che nelle cose in cui facciamo ci vuole sempre anche un po’ di fortuna

ROSARIO DE FAZIO 2/3 H