La mia recensione: “la ragazza di carta”

Il romanzo “la ragazza di carta” è stato realizzato dallo scrittore francese Guillaume Musso e pubblicato per la prima volta nel luglio 2013 presso la casa editrice “Pickwick”. L’ autore è nato nel 1974 ad Antibes. Essendo il figlio di una bibliotecaria, iniziò già da subito a provare una certa ammirazione per i libri e per gli scrittori stessi. A 31 anni, lo scrittore Musso elaborò il suo primo romanzo “L’uomo che credeva di non avere più tempo” (Sonzogno 2005). Da allora non ha più smesso di scrivere e avere successo. Oggi è di fatti l’autore più venduto in Francia. Musso continua tutt’ora a scrivere romanzi rosa molto bene, dove un’alchimia sofisticata si intreccia con alcuni sentimenti indescrivibili. Il libro “La ragazza di carta”  ha come protagonista Tom Boyd, un famoso scrittore che, dopo aver perso il supposto amore della sua vita (la talentuosa e affascinante Aurore), si chiude in casa per ben 2 mesi, fin quando una di quelle mattine, un’impaurita ragazza compare nel salotto della sua casa. La ragazza gli spiega di essere caduta dal libro che era stato pubblicato con un errore di stampa, c’era una frase incompiuta in ogni singola copia: “urlò lei cadendo” ed era così che era caduta nel mondo reale. Tom sconvolto fa di tutto per smascherarla, ma,  non riuscendoci, finisce per credere alla sua incredula storia. Così poi fanno un patto, lei lo aiuta a conquistare la sua vecchia Aurore, ma lui dovrà finire di scrivere il suo romanzo, e per di più, cambiando delle cose che Billie non vorrebbe nel suo passato. Fanno un viaggio per arrivare in Messico per trovare la vecchia amata di Tom la quale si è trovata un altro uomo. Durante tutte le avventure tra i due schiocca una certa scintilla, per cui al ragazzo non importa più di Aurore. Sempre durante il viaggio Tom cerca di continuare quel suo romanzo ma per la prima volta, si trova faccia a faccia con il celebre “blocco dello scrittore” ove nausea e infiniti giramenti di testa non cessano prima di abbassare lo schermo e chiudere tutto. Alla fine del viaggio, la ragazza si ammala perchè sostiene di essere emotivamente attaccata a ogni copia e, tutte le copie erano state distrutte ormai. Tranne una, la copia che da casa di Tom gira per il mondo, diventa prima un “book crossing” e poi si trasforma in un album dove ogni lettore attacca delle foto dei propri ricordi sulle pagine bianche. Milo e Carole, i suoi migliori amici, fanno il giro del mondo per trovare l’ultima copia che finalmente viene rilegata, ristrutturata e restituita a Tom, la quale amica, sta molto meglio e smette di vomitare inchiostro. Per Billie però è ormai giunta la fine, deve ritornare nel suo mondo prima che si ammali di nuovo, Tom sta meglio e supera anche il blocco dello scrittore , dunque finisce l’ultimo romanzo della sua famosissima “triologia degli angeli”. È sera tardi, i due innamorati si scaldano davanti al camino, il giorno dopo il romanzo sarebbe stato pubblicato. Billie versa un po’ di vino a Tom e lui crolla dal sonno a causa del sonnifero che la giovane aveva messo nell’alcol per farla partire senza che lui facesse troppe storie. Alla fine del romanzo, il giorno dell’inaspettato matrimonio tra Milo e Carole, Milo confessa a Tom che aveva pagato a quella ragazza 15.000$ per recitare il ruolo di Billie, pur di farlo risvegliare da quella specie di coma che si era creato da solo. All’inizio lo scrittore non accetta tutto questo, poi Carole si avvicina e gli spiega che negli occhi di Lilly (la vecchia Billie) si vedeva che non stava solo recitando e che se l’avesse trovata, avrebbero potuto vivere qualche altra avventura insieme. Tutto ciò accade e finalmente i due possono stare insieme senza avere noiosi limiti di tempo.

Il linguaggio del romanzo non è complesso, ma essendo un libro scritto per adulti, non si può definire semplice. Nel romanzo c’è uso di dialoghi e le metafore non sono frequenti. Personalmente non mi identifico in nessuno dei personaggi se non in Aurore, la celebre pianista, l’unica che nella storia non ha avuto un passato difficile. Malgrado ciò, nemmeno lei mi rispecchia molto, però abbiamo una caratteristica in comune, la passione per il piano.

L’autore con il romanzo non ha voluto mandare un messaggio particolare, semplicemente perchè è solo un romanzo, ma se si vuole trarre qualcosa, si può dire che cerca di far capire che si può recuperare sempre, anche se si ha sprecato più di un anno della propria vita, si può recuperare e riprendersi la propria personalità. Parlando di una recensione personale, posso dire con convinzione che il romanzo mi è piaciuto fin da subito e che tanta la voglia di leggerlo, che 350 pagine sono state anche poche. Certi punti del libro possono toccare emotivamente, ma non essendo una persona che si emoziona facilmente, non mi ha toccato. Avrei voluto raccontare un mio episodio che rispecchiasse il racconto, ma non esiste una storia da cui veramente riesco a trarre la stessa morale.

Fernanda Castiglione 2/3H