La mia seconda recensione

Il libro “Assassinio sull’Orient Espress” di Agatha Christie, nata nel 1890 e deceduta nell’anno 1976, è la più famosa giallista al mondo, vincitrice di vari besteller e creatrice di Hercule Poirot e Miss. Marpl. La casa editrice di questo libro è la MONDADORI, che ha pubblicato il libro nel 2015 ma la prima copia in assoluto è stata pubblicata nel 1934. La storia parla di Poirot, investigatore che per suo malgrado è bloccato sull’Orient Espress per colpa della neve che occupa le rotaie. Durante il soggiorno sul treno i passeggeri sono coinvolti in un omicidio,l’omicidio del signor Ratchett, a primo occhio nessuno sembra aver mai visto l’uomo e nessuno sembra aver avuto un motivo per commette il crimine con dodici pugnalate al petto. Poirot inizia a interrogare i tredici passeggeri del vagone, ma non sembra aver trovato nulla di insolito nella vita di quelle persone, se no che alcuni di loro hanno conosciuto gli Armstrong, una famiglia caduta in disgrazia con l’omicidio della piccola, la malattia della mamma e il suicidio del padre. Dopo qualche tempo l’investigatore cerca nel passato della vittima, e scopre da alcuni passeggeri che era stato il signor Ratchett a uccidere la piccola della famiglia Armstrong, Deisy bimba gentile e che ha fatto sciogliere il cuore dei suoi familiari. Due notti pensierose per Poirot, ma quello che non fa dormire l’investigatore è il grande intrigo del caso che non riesce a risolvere ma che sembra aver quasi completato. Molti fatti strani capitano sull’Orient Espress, come un secondo omicidio che però non convince del tutto Poirot e il fatto che il presunto assassino gli abbia sparato e anche poi abbia confessato. Ma all’investigatore è tutto chiaro, adesso sa chi è stato a commettere l’omicidio, e non perde tempo a dirlo a tutti i passeggeri. Insomma Poirot capisce che il crimine non poteva mai essere fatto da solo o in coppia, ma che tutti loro dovevano commettere il crimine ed eliminare le loro tracce. Tutto sembrava combaciare, le dodici pugnalate al petto e il motivo, cioè la vendetta sul signor Ratchett che aveva ucciso la famiglia Armstrong, a tutti i passeggeri molto cara. Be il caso è stato risolto, ma il rimorso di tutti quei passeggeri aveva fatto capire a Poirot che non era giusto imprigionare tutte quelle persone per aver fatto quello che in realtà era giusto, perché per tre vite stroncate tutte e dodici dovevano soffrire, quindi l’investigatore osò fare qualcosa che non aveva mai fatto cioè usare il cuore che a tutte quelle persone è stato negato di usare. Questo libro fa capire, che ad ogni azione corrisponde una conseguenza. Nel mondo di oggi ci sono persone che uccidono per gelosia o per rabbia e che a volte si suicidano per il grave orrore che hanno fatto. Di solito noi giovani non facciamo simili atrocità ma ci limitiamo a fare qualcosa di più piccolo come picchiare le nostre sorelle o fratelli, e capiamo il nostro errore solo e soltanto quando i nostri genitori ci mettono in punizione. Quindi prima di fare qualcosa bisogna sempre pensare perché, esiste gente che in questo universo che non lo fa.

MAYA PASQUALINI
2/3 H