RECENSIONE : WONDER

 

Wonder è il primo romanzo della scrittrice Raquel Jaramillo (1963), nota anche con lo pseudonimo di R.J. Palacio che vive a New York con il marito e i due figli.
August è il protagonista, un ragazzo di 10 anni che, nato con il viso deforme si trova a dover subire molti interventi chirurgici. Il ragazzo ha sempre avuto a fianco i genitori e la sorella, i soli che riuscivano a guardarlo in faccia riuscendo a vedere oltre il suo aspetto terribilmente deforme. August ha anche un’altra grande amica, la sua cagnolona Daisy che gli è di grande supporto nelle sue avventure.
Il libro inizia descrivendoci il rapporto bellissimo di August con la sua famiglia ma affronta in particolare le difficoltà che il ragazzo ha quando per la prima volta va a scuola. I genitori hanno deciso di mandarlo a scuola solo alle medie perché fino ad allora aveva studiato a casa con sua madre.
Dopo vari incontri tra preside e altri bambini incomincia l’anno scolastico e August capisce che a causa del suo aspetto, non sarà per niente facile fare amicizia; ben presto però si rende conto che esistono tante belle persone come Jack e Summer che diventeranno i suoi migliori amici.
Questo libro è stato così interessante che ho finito di leggerlo in 4 giorni, lo portavo con me dovunque, anche sotto l’ombrellone e a volte preferivo leggere piuttosto che fare il bagno con i miei cugini. La storia di August mi ha trasmesso tantissime emozioni, come per esempio quando si è dovuto mettere gli apparecchi per le orecchie.
Ho capito leggendolo di quanto sia importante non giudicare una persona dall’aspetto e che in ognuno ci sono lati da scoprire. Ho capito quanto sono fortunato e come è difficile per le persone che hanno problemi farsi accettare.
La scrittrice è stata bravissima nel descrivere il disagio di August e altrettanto brava nel trasformare la sua tragedia in un romanzo avvincente e commovente. Mi ha fatto riflettere sulla cattiveria a volte esagerata delle persone, ma anche sulla bontà che altre possono esprimere quando trovano qualcuno in difficoltà.
Il linguaggio utilizzato dalla scrittrice è molto facile da capire infatti non ho avuto difficoltà e l’ ho letto tutto d’un fiato. Come ho già detto questo libro mi ha molto emozionato e lo consiglio a tutti, ragazzi e adulti.

JACOPO FERRARA 3H