La rondine

di Kuma

Una piccola rondine mari e monti sorvolava
ed un solo pensiero nella mente aveva
seguire lo stormo che la guidava
seguire la rotta che non cambiava.
Era felice, ma si domandava
perché alle altre il desiderio non veniva
di esplorare
di viaggiare
vedere il mondo cosa poteva loro offrire
senza una rotta da dover seguire.
Colori, suoni, rumori
a tutte le altre sembravano estranei
non riuscivano a capire
cosa poi la compagna anelasse trovare
per loro il mondo era tutto uguale.
Un giorno la rondine decise
seguì il vento
gli occhi chiuse
spavento
il legame recise.
Ali e cuore come guida
la coda un timone
seguendo il Maestrale
unico riferimento la stella polare.
Il tramonto veloce arrivava
ma la rondine non si stancava
volava
volava.
E una pazzia sembrava
attraversare il blu del mare
ma non si scoraggiava
continuava a sognare
tanto valeva tentare.
Calava la notte
il vento si alzava
le ali in inutili lotte
la rondine sforzava.
Volava.
Planava.
Nei vortici cadeva.
Le onde come giganti
dapprima evitava
ma per le raffiche potenti
a pelo d’acqua era costretta
in una morsa troppo stretta.
Il bianco della schiuma
vicina
blocca in petto la paura
grida la piccina.
Nessuno la sente
lo stormo è lontano
la tempesta non mente
inutile è piangere invano.
“Ora cado
le ali cederanno
rimpiango il mio amato caldo.
Che guaio che ho fatto, che danno.
Che posso io piccina
contro forza sì divina?”
Più i pensieri eran pesanti
più il macigno sul cuore cresceva
ma la rondine andava avanti
e il proprio destino trovava.
Stanca e provata
sull’onda era calata
ma a vedersi riflessa nel mare
perse la voglia di tremare.
Trovò in se una luce splendente
che rinforzò il corpo
e rischiarò la mente.
Non cadeva più a peso morto
ma il vento domava
le onde sfidava
in faccia alla nera notte rideva.
Cantò per avere coraggio
e quando arrivò il mattino
le sembrò quasi un miraggio
il sole accompagnava il cammino.
La piccola rondine mari e monti sorvolava
ed un solo pensiero nella mente aveva
seguire il cuore che la guidava
seguire una rotta che sempre mutava