Addio alle guerre tra Coree
Un incontro a dir poco “storico” quello di Kim Jong-un e Moon Jae-in, tra sorrisi e strette di mano si è giunti ad una tregua, un compromesso nel quale tutti i sostenitori della pace tra Coree speravano.
Due Coree formalmente in guerra dal 1950. L’incontro, e in particolare il momento in cui Kim ha preso per mano Moon “portandolo con sé” oltre il confine, ha sorpreso tutti per il clima gioviale e rilassato, che ha superato anche le aspettative degli osservatori più ottimisti.
La dichiarazione firmata venerdì non contiene dettagli sulla natura del programma di denuclearizzazione della penisola coreana, e per quanto ne sappiamo Kim potrebbe essere disposto soltanto a interrompere temporaneamente il programma e i test, in cambio di una sospensione almeno parziale delle sanzioni e di aiuti economici. Quali sono le condizioni che porrà Kim per rinunciare al suo arsenale? E soprattutto: è disposto a rinunciarvi davvero? Queste sono le domande che corrono maggiormente, in vista di una possibile scelta del genere, i due leader si trovano in una posizione conveniente ma anche faticosa, in ogni campo, compreso l’uso di altoparlanti che rimandano messaggi di propaganda e il lancio di volantini.
Nella penisola gran parte della popolazione spera che sia una pace realistica e una decisiva speranza alimentata dalla dichiarazione fatta da Moon Jae-in, “la pace tra le due Coree è un regalo al mondo”, prima che le porte della Peace House si chiudessero per dare il via ai colloqui ufficiali del mattino durati circa cento minuti.
Fierro, 2U ITCS Salvemini
