Femminicidio: Silenzio, dolore e umiliazione

La violenza sulle donne è la violenza contro il genere ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. La violenza maschile sulle donne assume molteplici forme e modalità, sebbene la violenza fisica sia la più facile da riconoscere. Non esiste un profilo della donna-tipo che subisce violenza.

 In Italia si contano quasi 200 femminicidi ogni anno dal 2016 e migliaia di casi do episodi non denunciati di violenza.  Secondo le elaborazioni Istat sui dati del Ministero dell’interno, in Italia sono state 149 le donne vittime di omicidi volontari nel 2016. Nei primi 10 mesi del 2017, invece sono state 114 a morire per mano di un uomo, confermando dunque il trend del 2016. Di questi 149 omicidi, quasi 3 su 4 sono stati commessi nell’ambito familiare. L’Istat ha stimato che nel corso della propria vita poco meno di 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre, hanno subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale, dalle forme meno gravi come lo strattonamento o la molestia a quelle più gravi come il tentativo di strangolamento o lo stupro. Quattro milioni e mezzo, invece, sarebbero le vittime di una violenza sessuale tentata oppure, realizzata. Gli autori di queste violenze, più o meno gravi sono sempre loro: i partner attuali o gli ex.

Oltre alla violenza fisica e verbale si devono ricordare anche le forme di violenza psicologica ,che colpisce moltissime donne che spesso sono inconsapevoli di esserne vittime ma che provoca conseguenze devastante ,in quanto viene da molti sottovalutata. I segnali di questo abuso emotivo potrebbero essere comportamento da parte dell’aggressore come svalutazione continua, la tattica punitiva del silenzio, atteggiamenti passivi aggressivi, la gelosia patologica, minacce e ricatti continui e la manipolazione dell’emotività della vittima.

 La violenza può essere anche di tipo sessuale che comprende l’imposizione di pratiche sessuali indesiderate o di rapporti che facciano male fisicamente e feriscano la dignità, che provoca nella vittima profonde ferite psichiche oltre che fisiche, oppure di tipo economica. Spesso tale violenza è difficile da registrare come una forma di violenza. Può sembrare normale e scontato che la gestione delle finanze familiari spetti all’uomo. L’ultimo esempio è quello dello stalking che prevede forme di potere e controllo in atto dal persecutore nei confronti della vittima. Per quanto riguarda la prevenzione prevenire la violenza vuol dire combattere le sue radici culturali e le sue cause.

 Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata, come riporta l’ISTAT, ovvero L’Istituto nazionale di statistica e il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. Quest’ultimo sostiene delle campagne di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e per accrescerne la consapevolezza rispetto al fenomeno della violenza degli uomini contro le donne, anche al fine di promuovere una corretta cultura della relazione uomo-donna in ogni età.

 

Matilde Carbone