Razzismo: un problema ancora da risolvere

Avremo tutti sentito parlare della notizia di cronaca riguardante l’aspro commento fatto da un uomo nei confronti di una donna nera, su un volo della Ryanair. E’ accaduto il 19 ottobre scorso ed è diventato virale grazie a un video di un cittadino britannico, David Lawrence. Il video in questione è stato girato prima della partenza del volo da Barcellona all’aereporto di Stansted a Londra. Nel filmato si vede un uomo bianco iniziare a gridare contro una donna di colore, poiché non vuole sedere accanto a lei. A questo punto ad intervenire è un’altra donna, probabilmente la figlia della prima, che difende la madre.

Per cercare di placare la situazione un assistente di volo invita la donna a cambiare posto, senza alcun risultato.

Così l’uomo, non soddisfatto, continua ad insultare la donna con diversi epiteti razzisti: “Brutta bastarda nera” oppure “Non parlarmi in una lingua straniera, stupida brutta vacca”. Arriva addirittura a minacciare la donna, pur di farle cambiare posto.

Fortunatamente la vicenda finisce, grazie alla richiesta della donna di cambiare posto, per poter sedere accanto alla figlia.

La pubblicazione del video avviene un’ora dopo l’accaduto, su Facebook, ove lo staff dell’aereo è stato apertamente criticato per quanto successo. Tutti concordano sul fatto che il personale di volo avrebbe dovuto cacciare l’uomo, invece di esortare la donna a cambiare posto. Infatti sul web anche diversi membri del Parlamento britannico e scozzese hanno esortato i funzionari di Ryanair a denunciare l’uomo alla polizia.

Tuttavia, la responsabile delle comunicazioni della compagnia aerea, Robin Kieli, non ha voluto commentare, poiché, a parer suo, avendo riportato la vicenda alla polizia è diventata competenza delle forze dell’ordine.

L’avvenimento trattato sembra molto lontano dalla nostra realtà, invece è più vicino di quanto possiamo pensare. Infatti, un evento simile è da poco avvenuto in Italia. Questo altro episodio razzista è avvenuto sul treno Milano-Trieste ed ha come protagoniste due donne:una bianca e l’altra di colore. Pure in questo caso la donna bianca si è rifiutata di sedersi accanto ad una di carnagione più scura. Da lei chiamata “negra”. In realtà, la donna in questione è una ragazza indiana ed il suo nome è Shanti. Quest’ultima ha dovuto, quindi, subire degli insulti razziali da parte della donna ma, quello che dovrebbe far riflettere è che ci sono tantissime altre storie di epiteti ed insulti razziali come quella di Shanti in Italia. Ad esempio, non molto tempo fa, ad agosto, su un convoglio Milano-Cremona un ricercatore denunciò un annuncio razzista contro i rom a bordo del treno. A causa di questa sua denuncia l’uomo fu criticato sui social con oltre 5mila messaggi di persone, tra cui, simpatizzanti della Lega e persone che non avevano gradito la presa di posizione antirazzista. Ciò dimostra che il razzismo non è ancora per nulla stato superato in Italia e nel mondo.

Vittorio Condorelli III G