L’incubo di Halloween

Di Riccardo Scarpaci

 

Ricordo che da bambino, quando frequentavo gli scout, era obbligatorio andare a messa la domenica, una di queste che  non potrò mai dimenticare era quella del 28 ottobre, avevo circa 8 anni,  il parroco parlò della ricorrenza di Halloween e iniziò a raccontare di un suo incubo, nel quale diceva di aver visto Satana in persona in mezzo a masse di bambini mascherati da scheletri, zombies ecc., che per le strade facevano dolcetto scherzetto. Il parroco con pose e versi teatrali, che neanche l’Amleto, invitava i fedeli a non lasciare i propri bambini “ a celebrare questa festa del diavolo, travestita in maniera genuina per attirare le ingenue e fragili anime dei bambini “ ma di pregare per quelle “povere anime cieche”; alla fine della giostra, uscii dalla chiesa quasi amareggiato, non capivo cosa ci fosse di male. Al giorno d’oggi si vede ancora questa ricorrenza come una festa peccaminosa o una perdita di tempo, principalmente in Italia non è considerata, ovviamente ha il primo posto Carnevale. Non condivido questa versione, anzi penso che una ricorrenza tale sia importante, proprio per il suo carattere ormai internazionale,essa  smorza la routine, in primis, di ragazzi/e (soprattutto bambini/e), certo ormai il significato della festa ( e delle feste in generale ) è passato, ma perché bloccare il divertimento? perché bloccare la spensieratezza? anche se in piccolo essa unisce ragazzi e ragazze, può creare momenti in famiglia ad esempio, per un attimo lasciamo da parte tutta la pesantezza della vita quotidiana e divertiamoci godendoci il momento, anche se in piccolo.


 

Testo e disegni di Riccardo Scarpaci