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4 novembre 2018, 100 anni fa. Il bollettino della Vittoria.

Campomorone, 4 Novembre Per il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, il Museo della Croce Rossa di Campomorone, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, l’Esercito Italiano e la Presidenza del Consiglio dei Ministri e col patrocinio della Regione Liguria, della Città Metropolitana  di Genova, dei Comuni di Genova, Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant’Olcese, Serra Riccò, Spotorno e il Municipio V° Genova Valpolcevera, ha organizzato e aperto al pubblico la mostra storica 4 Novembre 1918 – Il Bollettino della Vittoria”, che si snoda in tre sedi espositive, tre percorsi che trattano la Grande Guerra da differenti punti di vista.

Mostra storica “4 Novembre 1918 – Il Bollettino della Vittoria”
La Grande Guerra e l’opera della Croce Rossa (foto Alessandro Lesino)

La prima sezione, La Grande Guerra e l’opera della Croce Rossa, si trova al circuito espositivo di Palazzo Balbi, sede del Comune, dove è possibile ammirare una ricca raccolta fotografica, che, con altro materiale documentario – tra cui una riproduzione del Bollettino della Vittoria firmato dal Capo di Stato Maggiore, il generale Armando Diaz – testimonia il generoso operato degli uomini e delle donne della Croce Rossa durante la Grande Guerra. Trincee, soldati, trasporti a dorso di mulo, recupero di feriti, posti di prima assistenza medica, vari tipi di ambulanze (anche in forma di slitta) e di barelle, ospedali attendati, treni ospedale, ospedali e sanatori, magazzini, autoclavi, tavoli operatori, personale medico e infermieristico (tante le donne) e il grande sacrario di Redipuglia, in cui, assieme a 100 mila caduti, riposa anche una giovane crocerossina, Margherita Parodi, insignita della medaglia di bronzo al valor militare “per essere rimasta serena al proprio posto a confortare i feriti affidati alle sue cure pur sotto il bombardamento dell’ospedale mobile” in cui stava prestando servizio.

Veicoli d’epoca della Croce Rossa (foto Alessandro Lesino)

Nei Giardini Dossetti sostano alcuni veicoli d’epoca della Croce Rossa e all’interno nel Cabannunseconda sede della mostra, è possibile visitare un altro particolare “fronte di guerra”, quello su cui si combatteva con la matita: la sezione è infatti intitolata “A colpi di Matita – La Grande Guerra nella caricatura”. Allestita dalla Fondazione museale del Trentino, si compone di vari pannelli con 306 disegni (selezionati fra i 1000 che compongono una grande collezione privata) provenienti da 15 riviste di satira politica, italiane ed europee, dalle più illustri testate ai molti giornali di trincea che giungevano al fronte. L’esposizione mostra come la satira e la caricatura siano arti sottili, che non solo fanno ridere (di un sorriso amaro), ma anche – e soprattutto- pensare.

Disegno per gentile concessione di Fabio Vettori-Trento. Cartolina ufficiale a tiratura limitata – Edizione Museo della Croce Rossa Italiana

La terza ultima, ma non per importanza, parte espositiva, visitabile nell’atrio dell’ex Cinema Ambra e curata dall’Associazione Italiana Collezionisti Tematici di Croce Rossa “Ferdinando Palasciano”, presenta cartoline e lettere con le quali molte famiglie, tramite la Croce Rossa, ricevevano notizie dei propri cari, feriti o prigionieri, dispersi dalla guerra in ospedali o campi di concentramento disseminati nelle più varie parti del mondo (dal Giappone al Sudafrica). Qui, per la gioia dei collezionisti, è possibile acquistare cartoline stampate per l’evento, affrancate e timbrate – durante la prima giornata di esposizione – con uno speciale annullo commemorativo da un ufficio postale distaccato.

Infine non può mancare la visita al Museo della Croce Rossa Italiana (con annessa biblioteca specialistica), fondato dal signor Giuseppe Pittaluga, inaugurato e aperto al pubblico dal 1986, ampliato e integrato più volte nel corso degli anni. Nelle sette sale espositive e nella mansarda, attrezzature originali in un’ambientazione che ricostruisce le epoche passate, permettono di compiere un interessante viaggio attraverso la storia della Croce Rossa Italiana e del nostro Paese. Dal 1864 i volontari della Croce Rossa Italiana hanno svolto la propria attivitàovunque ce ne fosse bisogno, non solo nel corso di eventi bellici, ma anche in occasione di disastri naturali come alluvioni e terremoti, sia in Italia sia all’estero, ricevendo unanimi riconoscimenti.

Alessandro Lesino
cl. 3B, scuola media A. Natoli