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I mestieri e gli artigiani del cinema: la preparazione di un set raccontato dai professionisti del settore

di Cristiana Garea, 3LA

La presentazione inizia con Enzo de Camillis, scenografo e regista, che ribadisce quanto sia importante mettere in risalto il lavoro dell’operatore, senza il quale nulla di tutto il prodotto sarebbe stato possibile.
Continua Roberto Leone, produttore, che apre un discorso sulla fattibilità del girare le scene organizzandosi e facendo un sopralluogo con il regista, chiedendo permessi per la location scelta e ragionando sulla logistica per trasportare le camere e tutte le attrezzature di cui hanno bisogno per girare.

Fare un buon film dipende molto dal rapporto tra produttore e regista, che insieme lavorano su un preventivo, tenendo conto del budget a disposizione.
Entrambi ribadiscono l’importanza della creazione di uno storyboard necessario al regista, anche per permettergli di farsi un’idea del bilancio e del costo della scena (effettiva sequenza realizzata e illustrata di uno storyboard).
Molti sono gli aspetti da tenere in conto, ad esempio il tempo in cui è narrato, se è ambientato attualmente o al passato, usando un’ottica tecnica. I soffitti devono essere mobili, si punta molto anche sui costumi e su tutto ciò di cui si ha bisogno per le riprese.
Successivamente viene mostrata una balaustra realizzata per la sceneggiatura, disegnata dai pittori preparatori.
Si presenta con grande entusiasmo il fotografo Maurizio Gennari, direttore della fotografia, che parla di “’unione”: un’opera in cui regista e scenografo hanno già dato il tocco di partenza, deve poi essere condivisa con la propria espressività.
Gianni Quaranta continua con la presentazione delle persone dietro le quinte, con le rispettive dimostrazioni tecniche tramite le macchine di ripresa.
Il capo macchinista collabora anche con il capo elettricista, ed entrambi conoscono il copione a livello tecnico, lavorando con luci e proiettori, mentre gli altri si occupano di dare al film sapore, colore e sensazione.
Conclude la costumista Sabrina Salvitti che spiega come il suo lavoro inizi studiando il carattere dei personaggi, per poi creare gli indumenti che rispecchiano le varie sfaccettature del personaggio.