“Lascio il pregiudizio, prendo l’uguaglianza”

Difficilmente i ragazzi più giovani entrano in contatto con gli immigrati, a differenza di ciò che è accaduto l’anno scorso al Liceo Scientifico P. Ruggieri di Marsala, dove i ragazzi hanno avuto la possibilità di relazionarsi con gli immigrati dello Sprar di Rakalia, in dieci incontri organizzati dal Liceo. Gli incontri hanno permesso di confrontare culture molto diverse, con attività molto semplici e basilari, come il ballo, il disegno, la cucina e il dialogo diretto. L’idea geniale e innovativa partita dai docenti ha presto trovato grande appoggio dagli alunni volenterosi di scambiare la propria cultura coi ragazzi del centro in modo da individuare in due mondi così distanti, ma anche così vicini, i tanti punti di contatto e di distinzione. Il dialogo, che ha visto gli alunni impegnati nelle traduzioni più originali e diverse dell’inglese utilizzato dagli immigrati, ha superato senza troppe difficoltà quelle barriere invisibili che spesso la nostra società pone tra ragazzi di culture differenti, barriere che appunto risultano essere soltanto apparenti e facilmente distruttibili con l’uso preponderante della grande forza che scaturisce dalla volontà di poter cambiare il mondo con piccoli gesti. Proprio tale attività ha costituito uno di questi piccoli gesti, che magari, se presi nella loro individualità, non hanno un grande valore a causa della loro durata spesso effimera, ma se uniti e presi come propedeutici alla creazione di attività molto più grandi finiscono per diventare incredibili armi di miglioramento sociale e di evoluzione collettiva. Gli immigrati hanno potuto ballare, disegnare e condividere tante emozioni diverse coi ragazzi del Liceo che hanno fatto il più possibile per affermare la volontà delle nuove generazioni: eliminare il pregiudizio e costruire un futuro migliore INSIEME. Visitare il centro Sprar inoltre ha permesso agli studenti di conoscere una realtà piacevolmente diversa e per certi versi anche migliore di quella che sono abituati ad osservare nella quotidianità, a tratti più pura, più libera e anche più umana; ma dall’altra parte hanno invece potuto scavare nelle menti di poveri ragazzi segnati a vita dalla crudeltà del tempo moderno, dalla povertà, dalla guerra e da quel viaggio che in pochi hanno avuto il coraggio di raccontare.

Giulio Chiavacci, Yeshua Giacalone, Giuseppe Lembo, Giorgia Licari, Giusy Maggio, Alessandra Trainito