L’ alluvione del 7 ottobre 1970, proseguita l’ 8 ottobre, causò moltissime precipitazioni.
La città più colpita fu Genova ma anche Masone subì gravissimi danni. Le vittime furono 44, 35 morti, 8 dispersi e oltre 2000 persone sfollate.
Si è pensato che la principale causa di questa alluvione siano state le esondazioni dei fiumi Bisagno, Fereggiano e Leira.
4 Novembre 2011, la tragica esondazione del Fereggiano
Il 4 Novembre 2011 Genova è stata invasa da moltissima acqua e fango: il torrente Fereggiano straripando ha provocato la morte di 6 persone di cui una ragazza di 19 anni morta schiacciata sotto una macchina, una madre con le sue due figlie annegate nella zona di Marassi e anche altri due adulti. Assieme al Fereggiano esondò anche il fiume più grande il Bisagno.
Per tutta la giornata la pioggia ha continuato a scendere ininterrottamente sommergendo completamente le zone della stazione di Brignole, Piazza della Vittoria e via XX Settembre fino all’ altezza di via Cesarea per alcune ore.
Ci furono subito polemiche per i danni e i morti accusando addirittura la giunta comunale per non aver chiuso le scuole.
Il sindaco della provincia di Genova, Marta Vincenzi parlò di “una bomba d’ acqua” che ha colto di sorpresa la città e l’amministrazione. Di opinione differente è ancora Riccardo Banchette, presidente della squadra di calcio Lagaccio, secondo il quale non si è trattato di una “bomba d’acqua” ma della spazzatura che bloccava i fiumi e i tombini provocando un’ inondazione.
Questa alluvione è entrata negli annali statistici del 2011 a causa della quantità di pioggia caduta in un’ora, ma la procura di Genova, dopo aver aperto un’inchiesta sui danni provocati e le vittime, contestò la versione dei fatti fornita dall’amministrazione.
Sara Visciano, Irene Dell’Orme, Nicolas Gamarra, Omar Ez-Zaouy
cl. 3C, Scuola media Gastaldi
