CO.DI.: consapevolezze digitali

Giorno 4 Dicembre, presso il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria, si è svolta la manifestazione conclusiva del progetto CO.DI.(Consapevolezze Digitali), nato da una collaborazione tra l’istituto ed enti ed associazioni locali, quali l’ A.GE.D.O. e il CORECOM. L’iniziativa ha coinvolto quattro classi di secondo anno,  i cui alunni sono stati invitati e guidati a riflettere sulla web education, sul contrasto alle discriminazioni, sui discorsi d’odio e sull’uso consapevole dei social network durante incontri e laboratori con formatori esterni e docenti.  La manifestazione finale ha visto gli interventi  del Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Maria Palazzolo, del Presidente A.GE.D.O.(Associazione Genitori  Parenti e Amici di Persone LGBT) Dott.ssa Mirella Giuffrè, del Presidente del CORECOM Calabria Dott. Giuseppe Rotta e della scrittrice e giornalista veneta Dott.ssa Cristina Obber.

I lavori iniziano con la relazione introduttiva del Dirigente Scolastico Palazzolo, che ringrazia sia A.GE.D.O. per aver promosso il progetto all’interno della scuola, sia Giuseppe Rotta e Cristina Obber per la loro presenza.

La Preside Palazzolo evidenzia come qualsiasi diversità possa diventare un valore aggiunto e che, sulla base di questo principio, il Liceo Scientifico Alessandro Volta ha formulato il motto “Al Volta nessuno escluso”.

La Dottoressa Mirella Giuffrè, nel suo intervento, evidenzia come spesso invece le diversità all’interno del web diventino motivo di scherno e bullismo tali da portare, a volte, a conseguenze drammatiche, soprattutto tra i giovani.

Il Presidente del CORECOM sottolinea quanto sia importante discutere di queste tematiche all’interno dell’ambiente scolastico. Espone, poi, l’importanza della legge sul femminicidio fortemente voluta dall’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, vittima anche lei di stalking e minacce sia fisiche che psicologiche sul web, così come l’ex senatrice Elena Ferrara ha voluto la legge sul cyberbullismo dopo il suicidio di una sua alunna, Carolina Picchio, vittima di insulti sulla rete.

Infine interviene la scrittrice Cristina Obber, protagonista ed ospite dell’evento che, con il suo intervento articolato ed esauriente, ha cercato di trasmettere agli studenti l’importanza di un utilizzo attento della rete e si è soffermata su quali possano essere i pericoli a cui siamo sempre esposti utilizzando questo mezzo a noi giovani tanto caro.

La scrittrice tratta diversi punti di questa tematica, primo fra tutti il pericolo dell’adescamento sessuale in rete. I “predatori” cercano sui diversi siti (videogiochi, social, blog) le loro vittime, facendo credere loro di essere coetanei,  avvicinando così i ragazzi, entrando in confidenza e, dopo aver conquistato la loro fiducia, chiedono immagini intime. L’immagine, una volta entrata nel web, circola in un vero e proprio mercato clandestino, difficile da bloccare.

Altra degenerazione dell’utilizzo sconsiderato del web, prosegue la scrittrice, è il Revenge Porn, cioè l’invio di video intimi, girati magari durante una relazione sentimentale che, dopo l’interruzione della stessa, vengono mandati in rete per vendetta, spingendo spesso le vittime a gesti estremi, come capita di  leggere  sui giornali.

Al momento informativo, segue poi un dibattito con gli alunni riguardo i termini più spregevoli che girano sia sulla rete che sulla bocca di noi giovani.

Il confronto vede anche la proiezione di un power point, ricco di immagini e  video di testimonianze sulle tematiche trattate e  si conclude con la presentazione dei lavori realizzati dagli alunni sui temi approfonditi.

 

Eduardo Magro, II D n.o.