Il razzismo non ha età

In certi casi gli adulti sono peggio dei giovani. “Vicino ad una nera non ci sto!” È quanto ha detto un’anziana signora italiana a Shanthi, una ragazza di origini indiane, salita sul treno Milano-Venezia per andare all’università.

Lunedì 22 ottobre, Shanthi, una ragazza di origine indiana, adottata da una famiglia italiana, come tutti i giorni ha preso il treno per andare all’università, ma quando si è seduta al suo posto, una signora le ha chiesto di farle vedere il biglietto perché non credeva che Shanthi lo avesse pagato. Dopo aver visto che era tutto in regola, la signora si è alzata per cambiare posto e mentre se ne stava andando, ha detto: “Io vicino ad una nera non ci sto”.

Per fortuna alcuni ragazzi che avevano assistito alla scena, hanno detto alla signora di vergognarsi del suo atteggiamento razzista.

Arrivata a casa, la ragazza ha raccontato tutto alla mamma che ha deciso postare un post su Facebook, nel quale ha detto che i razzisti hanno già perso in partenza, che sua figlia è ferita e delusa come lo sarebbe qualunque ragazzo, ma che non vuole scoraggiarsi e che bisogna diffondere il concetto di uguaglianza.

Questo è uno dei numerosi episodi di razzismo che accadono nel nostro paese, nonostante sia stato provato che il razzismo non ha una base scientifica, ma è frutto di un pregiudizio basato sull’ignoranza e la paura della diversità. Un sentimento che si trova nella testa di certe persone, le quali giudicano in base al colore della pelle e pensano che chi è bianco sia superiore rispetto a chi ha la pelle più scura.

I razzisti parlano di “razze”, ma è un termine inesatto perché siamo tutti parte della stessa unica razza, quella umana.

Irene Galletto (3B)