Bullismo: quando a prenderti in giro è un amico

Federico uscì da scuola molto triste. Arrivò in piazza e  telefonò ad un suo amico per raccontargli che cos’era avvenuto. Andò più o meno così:

Federico- “Ehi  Giovanni, puoi venire  qui?”

Giovanni- “ Certo, dove sei?”

Federico- “Nella piazzetta , vicino casa mia”

Giovanni- “Ok, arrivo.”

Giovanni arrivato in piazza, vide Federico.

Giovanni- “ Ehi Federico!”

Federico- “Ehi Giovanni!”

Giovanni- “ Perché mi hai chiamato?”

Federico- “Perché devo parlarti di una cosa che mi è accaduta, sai che ho un blog  di cucina su internet,  giusto?”

Giovanni- “Non lo sapevo, però racconta, dai!”

Federico- “Mi insultano e mi dicono che sono una femminuccia, cosa devo fare?”.

Purtroppo Federico lo disse alla persona sbagliata. Il giorno dopo a scuola tutti quanti sapevano del suo blog di cucina, lo presero in giro e lo insultarono in modo pesante. Era stato Giovanni a dirlo, anche se sapeva che non era corretto rivelare le confidenze altrui. Anzi, Giovanni stesso rideva di Federico e del suo blog di cucina.

Federico raccontò alla mamma quello che era successo a scuola.

Federico-  “Mamma, a scuola mi prendono tutti in giro per il blog di cucina, cosa devo fare?”

Mamma- “ Lasciali parlare. Tu lo sai cos’è il bullismo?”

Federico- “No mamma, non me l’hanno ancora spiegato a scuola, puoi spiegarmelo tu?”

Mamma- “Il bullismo è quando una persona non è ben seguita e bene educata dai suoi genitori. Può avere problemi familiari e sfoga la sua rabbia con chi non c’entra niente, insultandoli.”

Federico- “Ok, ho capito, ma cosa devo fare?”

Mamma- “Vai a parlare con lui e cerca di farlo ragionare.”

Federico- “Ok mamma.”

Federico parlò con Giovanni e gli chiese se poteva smettere di bullizzarlo. Giovanni da quel giorno non insultò più nessuno.

Questa storia insegna che anche le persone più cattive possono cambiare, possono modificare il loro comportamento e cambiare in un batter d’occhio.

Nunzio Mirenda 2°A

Mattia Mannanici 2°A