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Il bullismo è brutto, ma è da persone intelligenti chiedere scusa

 

22 ottobre 2016 , Trecastagni (Catania)

Usciti da scuola, Leonardo e i suoi compagni andarono al campetto vicino la casa di Claudia.

Nel campetto c’era un gruppo di ragazzi che giocavano a calcio. Quando videro Leonardo e suoi compagni smisero di giocare e li circondarono. Noi eravamo a  casa di Claudia, li abbiamo sentiti litigare, siamo subito uscite e abbiamo visto Leonardo con il braccio gonfio e il naso sanguinante. Abbiamo subito chiamato la mamma di Claudia, che è scesa e ha portato Leo all’ospedale. Mentre eravamo in macchina, abbiamo rintracciato la mamma di Leo che ci ha raggiunti. Il dottore ha fatto la radiografia al braccio di Leo e ha visto che era rotto, al naso aveva una piccola frattura.

Il giorno dopo a scuola la prof. ci ha chiesto perché Leo fosse assente e noi le abbiamo raccontato tutto. La prof. ci ha domandato se i ragazzi che avevano aggredito Leo erano della scuola e noi le abbiamo detto di sì e abbiamo fatto i loro nomi: Marco, Matteo, Gabriele e Luca. Durante la ricreazione, i ragazzi sono stati convocati dalla preside, che li ha sospesi con l’obblogo di frequenza.

Dopo 2 mesi noi ragazze, Leo ed un altro nostro compagno di classe stavamo andando in piazza e per strada abbiamo incontrato i bulli che stranamente si sono scusati con Leo. Per fortuna, tutto si è risolto e da quel giorno abbiamo quattro nuovi amici .

Il bullismo è brutto, però e da persone intelligenti chiedere scusa.

Giordana L.,  Elisa C.  II A