• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Abbiamo toccato le stelle. Il nuovo libro di Riccardo Gazzaniga

Abbiamo toccato le stelle. Il nuovo libro di Riccardo Gazzaniga

Storie di sportivi che si distinsero per il coraggio con cui affrontarono le difficili scelte della vita

Dal sito di Riccardo Gazzaniga

A Campomorone, nella Biblioteca comunale, incontriamo lo scrittore Roberto Gazzaniga invitato a presentare il suo nuovo libro Abbiamo toccato le stelle.

Riccardo Gazzaniga, che vive a Genova, dove è nato nel 1976, ed è Sovrintendente della Polizia di Stato, ha vinto la XXV edizione del Premio Italo Calvino con A viso coperto (Einaudi 2013); nel 2016 ha pubblicato Non devi dirlo a nessuno (Einaudi) e quest’anno Abbiamo toccato le stelle (Rizzoli).

È proprio questo è il libro di cui oggi lo scrittore ci parla. In esso racconta le vicende di 20 campioni di ieri e di oggi, che sono stati tali sia nello sport che nella vita.

Durante la presentazione del libro vengono letti “10 buoni motivi per non leggere Abbiamo toccato le stelle” scritti da Roberto stesso: un modo davvero originale per far conoscere la sua ultima fatica di scrittore.

I motivi sono questi:

  • Non leggetelo se siete razzisti, perché nel libro troverete le storie della pattinatrice franco-americana Surya Bonal, del celebre pugile Muhammad Ali e del velocista John Carlos, entrambi statunitensi, che non solo hanno sconfitto gli avversari, ma anche hanno lottato (o lottano) contro la discriminazione razziale.
  • Non leggetelo se siete omofobi, visto che racconta di Martina Navratilova, tennista imbattibile che ha sposato una donna, e di Emile Griffith, famoso pugile che pagò a caro prezzo la sua  bisessualità.
  • Non leggetelo se siete fascisti, perché vi farà scoprire come il grandissimo campione del ciclismo Gino Bartali si prese gioco del regime salvando centinaia di ebrei dalla deportazione.
  • Non leggetelo se pensate che i migranti debbano tornare a casa loro, perché vi racconta l’impresa di Ysdra Mardini, nuotatrice siriana che, pur di lasciare la sua martoriata Siria, ha dovuto nuotare per ore nell’Egeo, prima di raggiungere le coste greche, e poi nel 2016, selezionata per far parte della squadra degli Atleti Olimpici Rifugiati, ha partecipato  alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
  • Non leggetelo se odiate gli zingari, perché troverete la storia del pugile sinti Johann Trollmann che mandava K.O. i pugili ariani e piaceva tanto alle ragazze tedesche durante il Terzo Reich.
  • Non leggetelo se pensate che i disabili siano persone da compatire, menomate e diverse, perché incontrerete qui il pilota automobilistico Alex Zanardi, che non ha mai smesso di correre e che, senza metà del suo corpo, ha fatto imprese ancora più pazzesche di quando era tutto intero.
  • Non leggetelo se pensate che a un certo punto ci si debba arrendere, visto che vi si racconta di Terry Fox, maratoneta canadese che non si arrese mai, nemmeno al tumore che se lo portava via.
  • Non leggetelo se vi intimoriscono le donne forti, perché farete la conoscenza di Kathrin Switzer, che nel 1967 fu la prima donna a correre la maratona di Boston, nonostante gli uomini glielo volessero impedire anche con la forza. E di Věra Čáslavská, ginnasta ceca conosciuta per il suo coraggioso appoggio al movimento democratico cecoslovacco contro l’occupazione sovietica del 1968.
  • Non leggetelo se non siete disposti a rinunciare al trionfo per di salvare un animale ferito, perché leggerete di Mikael Lindnord, capitano di un team svedese di gare estreme, che scelse di farlo nella gara più pericolosa del mondo.
  • Non leggetelo se siete pessimisti, perché questo libro potrebbe farvi provare una cosa “strana” chiamata speranza.

Un libro per tutte le età. Con molti esempi per diventare dei campioni anche senza vincere medaglie.

Giulia Boccone (3B)