UNA GIORNATA DA RICORDARE AL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI

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Il giorno 29 novembre è stata allestita al Museo Nazionale di Napoli una
mostra aperta a tutti sulle quattro giornate di Napoli dove la nostra
scuola ha partecipato portando delle classi,guidate  dal figlio
di Maddalena Cerasuolo.  Maddalena detta “Lenuccia” è stata
un’operaia,antifascista,e patriota italiana, viene ricordata perché
partecipò  alla battaglia contro i guastatori tedeschi in difesa del Ponte
della Sanità,che prese il suo nome, con i partigiani dei rioni Materdei e
Stella guidati dal padre Carlo Cerasuolo nonché nonno della nostra guida
nella mostra. In questa mostra ci hanno spiegato  tutte le tragedie
 successe durante le quattro giornate di Napoli  con foto originali scattate in
quel periodo. In breve   Le quattro giornate di Napoli furono un episodio
storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra
mondiale,tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Nel corso dell’insurrezione
tramite il quale, i civili, con l’apporto di militari fedeli al regno del
sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall’occupazione delle forze
della Wehrmacht. L’avvenimento, che valse alla città il conferimento della
medaglia d’oro al valor militare, consentì alle forze alleate di trovare al
loro arrivo una città già libera dall’occupazione tedesca, grazie al
coraggio e all’eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e allo stremo per
i lunghi anni di guerra .La cosa che di più ha colpito la maggior parte di
noi è stata vedere l’ultima stanza:”la stanza stellata”,viene chiamata in
questo modo perché aveva tante stelle sul soffitto. In questa stanza
potevamo vedere foto riguardanti quel periodo e le armi che usavano per
difendersi i napoletani dai tedeschi,in questa stanza ci hanno anche
spiegato che le persone si vestivano in modo normale se non formale per non
pensare troppo alla guerra e per stare in pace con il cervello proprio come
se niente fosse mai successo. Grazie a quest’esperienza abbiamo capito che
non bisogna abbattersi ai rimi ostacoli ma combattere nonostante la
debolezza proprio come i napoletani che nonostante erano molto più deboli
dei tedeschi li hanno sconfitti con tutto quello che avevano compreso
l’amore per la loro patria.*

*-Alessia Testa e Mariapia Lampitelli 3C*