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A QUATTRO MESI DEL CROLLO DEL PONTE MORANDI: ”La mia vita quel giorno è cambiata”

Intervista a Eleonora Alessi, 17 anni

di Anna Giacon

 

Il 14 agosto 2018 Genova è stata colpita al cuore: il ponte Morandi crolla, 43 vittime, i palazzi circostanti inagibili, centinaia gli sfollati.

Eleonora Alessi, 17 anni, ha vissuto “in diretta” il momento del crollo.

Dov’eri al momento del crollo?

Al momento della caduta ero in casa e stavo preparando il pranzo, ad un certo punto sento un rumore assordante, la mia famiglia ed io siamo subito corsi in strada per vedere cosa fosse accaduto.

Cosa hai visto?

Abbiamo visto una fitta nebbia, delle luci che andavano verso il basso, erano autovetture. Solo dopo abbiamo capito che era crollato una parte del ponte. Ho ancora la scena davanti ai miei occhi.

Cosa è successo nei giorni successivi alla caduta a te e alla tua famiglia?

Siamo stati allontanati immediatamente in quanto vi era ancora il rischio di caduta di altre parti del ponte.

Sono passati tre mesi da quel giorno, la vita dei genovesi è cambiata. In che modo è cambiata per te?

E’ da quel giorno che non torno nella mia casa, per fortuna la mia famiglia ed io siamo ospitati da alcuni parenti a Nervi e quindi per il momento abitiamo con loro.

Secondo te cosa rappresentava questo ponte per i genovesi?

Per i genovesi è sempre stato un simbolo della città. Collegava la parte est con la ovest. Era soprannominato;” il ponte di Brooklyn” per la sua struttura. Non esiste un genovese che non vi sia passato sopra almeno una volta.

Quali sono le tue aspettative sulla ricostruzione del ponte e per il futuro della tua famiglia?

Ho tante speranze circa la ricostruzione del ponte, ma penso che non avverrà in tempi brevi.

 

 

 

 

 

Fonte immagine: tpi.it