“Ore e ore nel traffico dopo il crollo”

Intervista a Ylli Panavija , 43 anni , autotrasportatore .

di Stella Panavija

 

 

Cosa è cambiato con la caduta del ponte Morandi ?

Penso che la caduta del ponte sia stato un avvenimento terribile che, oltre ad aver causato diverse vittime, ha influenzato la vita di noi genovesi, provocando una “divisione” della città.

 

Quali ripercussioni ha avuto il crollo nella sua vita ?

Essendo un autotrasportatore, ogni giorno devo raggiungere i porti liguri per scaricare la merce da imbarcare e la via più semplice, fino a pochi mesi fa, era il ponte Morandi . Dopo la sua caduta molte cose sono diventate difficili. In primo luogo, soprattutto per chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione a rischio e poi anche per tutti noi genovesi che dovevamo, spesso, svegliarci prima la mattina proprio perché eravamo a conoscenza del fatto che saremo rimasti bloccati nel traffico per molte ore. La sera finivamo di lavorare nel tardo pomeriggio, ma a causa del traffico capitava di tornare a casa nella tarda sera .

 

La situazione, rispetto alle prime settimane, è migliorata ?

Per fortuna sì; ovviamente il traffico non è scomparso, ma ora è molto più facile transitare per le strade e le ore che trascorrevamo nel traffico sono diminuite.

 

Cosa si aspetta dal futuro per il miglioramento della situazione ?

Ci aspettiamo naturalmente che il ponte venga ricostruito nel minor tempo possibile. L’argomento è molto complesso ma mi auguro che lo stato cominci a controllare e ad effettuare le opportune manutenzioni per tutti i ponti, in modo da evitare un’altra catastrofe.

 

 

 

 

 

 

Fonte immagine: rainews.it